IN SPAGNA LE ASSICURAZIONI POTRANNO INCROCIARE I DATI PERSONALI DEI CLIENTI

La nuova legge sulla protezione dei dati non si applicherà agli elenchi telefonici

Ieri le Cortes Generales [assemblea parlamentare plenaria] hanno approvato definitivamente la nuova Legge organica sulla protezione dei dati (LOPD), dalla quale saranno esclusi i dati inseriti negli elenchi dei servizi di Telefónica che "saranno regolamentati dalla normativa specifica". Un'altra innovazione introdotta dal Senato e recepita ieri dal Congresso permette alle imprese assicurative di creare archivi comuni ottenuti incrociando dati personali.

L'approvazione della legge, grazie ai voti del PP e dei suoi alleati politici (le minoranze nazionaliste), non significa aver raggiunto l'obiettivo costituzionale di tutelare la vita privata attraverso la limitazione dell'uso dell'informatica - secondo il deputato di Nueva Izquierda [Nuova sinistra] (NI) Diego López Garrido, il quale ha annunciato che chiederà al Difensore Civico di impugnare la legge dinanzi alla Corte costituzionale. Il deputato socialista Carlos Navarrete ha definito la nuova legge una "assurdità" che viola l'articolo 18 della Costituzione.

López Garrido ha giudicato "un regalo fatto a Telefónica" la nuova disposizione introdotta nella normativa concernente gli archivi di cui siano titolari soggetti privati, secondo la quale la tutela della riservatezza garantita dalla legge ai dati personali non si applica "ai dati compresi negli elenchi dei servizi di telecomunicazioni disponibili al pubblico [i quali] saranno regolamentati dalla normativa specifica".

Il deputato di NI ha rilevato che l'esclusione della tutela giuridica della riservatezza consentirà a Telefónica "di commercializzare i dati personali delle pagine gialle o i dati professionali contenuti in altre guide senza assoggettarsi alle disposizioni della legge di tutela".

Lista elettorale utilizzata a fini commerciali

Un'altra disposizione contestata dal PSOE e dal Gruppo Misto è quella che consente di ottenere dall'Istituto Nazionale di Statistica o dagli organi equivalenti delle Comunità autonome nomi, cognomi e indirizzi contenuti nella lista elettorale per finalità commerciali. Navarrete ha criticato la messa a disposizione della lista elettorale "per le transazioni commerciali", e López Garrido ha sostenuto che la norma comporti una "deroga implicita" all'articolo della Legge elettorale che vieta la cessione della lista stessa.

Una novità introdotta dal Senato e recepita ieri dall'assemblea plenaria del Congresso aumenta il livello di privatizzazione del suddetto "elenco promozionale" e riduce ulteriormente la protezione accordata ai dati personali. Si tratta della norma in base alla quale "i procedimenti con i quali gli interessati potranno chiedere di non figurare nell'elenco promozionale saranno definiti per via regolamentare": con il risultato che, oltre a imporre al cittadino di attivarsi per chiedere la propria esclusione dall'elenco, tale requisito finisce per essere collocato al di fuori della Legge.

Un'altra novità è la modifica della Legge sulle assicurazioni private, per cui "le imprese assicurative potranno creare archivi comuni contenenti dati personali". La cessione di dati a tali archivi "non necessita del previo consenso dell'interessato, che però dovrà essere informato della possibilità che i suoi dati personali siano ceduti ad archivi comuni (…) al fine di consentire l'esercizio dei diritti di accesso, rettifica e cancellazione previsti dalla Legge".

Se l'interessato non si attiva, sarà possibile incrociarne i dati personali ad eccezione di quelli relativi allo stato di salute, i quali "potranno essere oggetto di trattamento soltanto con il consenso espresso dell'interessato".

(Ndr: articolo pubblicato su El Pais del 26 novembre)