Bollettetelefoniche, una banca dati per i morosi
Glioperatori potranno negare il contratto a chi ha debiti scoperti. Il Garantedella privacy: tuteleremo i clienti
Intervista ad Antonello Soro,Presidente del Garante per la protezione dei dati personali
("LaRepubblica", 6 gennaio 2015 - di Alessandra Longo)
Prestonon avranno più scampo gli utenti telefonici morosi cronici. Il Garante dellaPrivacy si prepara infatti ad approvare la prima banca dati per i morosi, chegli operatori potranno consultare per non concedere il servizio (sia lineafissa che mobile) agli utenti che risultano iscritti. Il Garante ha cominciatole consultazioni con le associazioni consumatori e prevede di dare il vialibera "entro i primi sei mesi del 2015".
"L'obiettivo ècontrastare un fenomeno che con la crisi è in forte aumento: il turismotelefonico. Utenti che cambiano operatore lasciando bollette insolute,ripetutamente, in un ciclo continuo", dice a RepubblicaAntonello Soro, presidente dell'Autorità Garante per la Privacy.
Adoggi, senza questa banca dati, gli operatori non possono sapere se l'utente cheha richiesto il servizio ha lasciato bollette insolute con altri gestori. Nonpossono insomma identificare i "cattivi pagatori seriali".
Lesocietà telefoniche chiedono da anni una banca dati morosi, ma la delicatezzadel tema ha finora ostacolato l'avvio. È ancora di aprile 2014 il primo schemadi provvedimento del Garante, a riguardo.
Lasvolta è stata nelle ultime settimane. Il Garante ha cominciato a incontrare leassociazioni dei consumatori, alcune delle quali — come Federconsumatori— sono contrarie alla nascita della banca dati. "Intorno al 20gennaio faremo il secondo incontro con le associazioni", dice Soro.
Ilpunto è che il Garante è ora intenzionato a trovare un punto di equilibrio tradue aspetti. Da una parte, risolvere un problema che "causa milioni dieuro di perdite agli operatori. Perdite che poi ricadono sulle tariffe degliutenti onesti, che pagano regolarmente", dice Soro. Dall'altra, "bisognaanche riconoscere che a fare turismo telefonico non solo soltanto i furbi maanche i tanti che sono stati messi alle strette dalla crisi economica".Il compromesso a cui lavora il Garante è quindi "banca dati sì, ma conforti tutele per i consumatori".
Peresempio: "pensiamo che nella banca dati non ci debbano finire gliutenti subito al primo sgarro. Ma solo in caso di morosità cronica e da unacerta cifra in su (nello schema di delibera si legge «oltre 100 euro » e a«tre mesi dalla chiusura del contratto», Ndr)", dice Soro. L'operatoredovrà dare inoltre un ultimatum all'utente, prima di iscriverlo alla bancadati, permettendogli quindi di saldare in extremis.
Trale tutele a favore degli utenti, il Garante prevede inoltre che la banca dati(tecnicamente si chiamerà Sit, Sistema informatico integrato) sarà consultabilesolo per verificare le morosità e non a scopo di pubblicità, marketing,ricerche di mercato. Dovranno essere cancellati subito i nomi degli ex morosi:non appena hanno pagato. Comunque, si verrà cancellati entro 36 mesi dalla finedel contratto per cui si è stati iscritti nel Sit.
Questa è la base delle tutele previste dal Garante,che "alla fine della consultazione saranno tendenzialmenteaumentate". Quando il provvedimento sarà legge, si chiarirà anche chisarà a gestire il Sit: "si prevede che sia un ente o un consorzioformato dagli operatori".