COMMISSIONE DELLE COMUNIT EUROPEE
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE Verso una strategia dellUnione europea sui diritti dei minori {SEC(2006) 888}{SEC(2006) 889}
I OBIETTIVI La presente comunicazione propone di elaborare una strategia globale dellUE per promuovere e salvaguardare efficacemente i diritti dei minori nelle politiche interne ed esterne dell'Unione europea, e di sostenere gli sforzi degli Stati membri in questo settore. I minori, intesi conformemente alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo(1) come le persone di et inferiore a 18 anni, rappresentano un terzo della popolazione mondiale. I.1. I diritti dei minori, una priorit dell'Unione europea I diritti dei minori sono parte integrante dei diritti umani che l'Unione europea e gli Stati membri sono tenuti a rispettare in virt dei trattati internazionali ed europei in vigore, come la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e i protocolli facoltativi(2) , gli Obiettivi di sviluppo del Millennio(3) e la Convenzione europea dei diritti delluomo(4) (CEDU) . L'UE ha riconosciuto espressamente questi diritti nella Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea(5) , in particolare all'articolo 24. Nella comunicazione sugli obiettivi strategici 2005-2009 la Commissione ha posto i diritti dei minori al centro della sua attenzione: Una particolare priorit consiste nellefficace tutela dei diritti dei minori contro lo sfruttamento economico e tutte le forme di abuso. A tal riguardo, lUnione dovrebbe fungere da esempio per il resto del mondo (6) . In questo contesto, nellaprile 2005 il gruppo dei commissari per i diritti fondamentali, la lotta contro la discriminazione e le pari opportunit ha deciso di lanciare uniniziativa specifica per promuovere, tutelare e applicare i diritti dei minori nelle politiche interne ed esterne dellUE. Nel marzo 2006 il Consiglio europeo ha chiesto agli Stati membri "di adottare le misure necessarie per ridurre in modo rapido e significativo la povert infantile, offrendo a tutti i bambini pari opportunit a prescindere dal loro ambiente sociale ". La presente comunicazione d concreta attuazione a queste risoluzioni. I.2. Situazione dei minori nellUnione europea e nel mondo Ai minori sono conferiti tutti i diritti umani nella loro integralit. Tuttavia, essenziale che questi diritti siano riconosciuti nella loro specificit e non semplicemente considerati alla luce dello sforzo pi ampio di farli convergere nei diritti umani in generale. Alcuni diritti infatti, come quello all'istruzione e a mantenere rapporti con entrambi i genitori, si applicano in maniera esclusiva o particolare ai minori. Inoltre, l'accettazione quasi universale da parte degli Stati dei loro obblighi in materia di diritti dei minori permette di disporre di una base particolarmente solida per la conclusione di impegni tra la Commissione europea e i paesi terzi, vantaggio che non ricorre necessariamente in tutti gli ambiti attinenti ai diritti umani. Infine, l'Unione europea ha chiaramente riconosciuto la promozione dei diritti di bambini ed adolescenti come una questione separata che richiede un'azione specifica. I diritti e le esigenze dei minori non devono essere considerati separatamente: il rispetto e la promozione dei diritti di tutti i minori devono andare di pari passo con le misure necessarie a soddisfare le loro esigenze fondamentali. Rispetto alle situazioni drammatiche registrate in molte altre parti del mondo, va sottolineato il successo dellintegrazione europea per quanto riguarda lapproccio nei confronti dei diritti e delle esigenze dei minori. Ciononostante, la situazione nellUnione europea non del tutto soddisfacente. Se non saranno affrontate in maniera decisa, le nuove sfide legate alla globalizzazione e alla demografia rischiano di mettere in pericolo il modo di vivere europeo e di avere gravi ripercussioni sulla situazione dei minori in Europa. Pertanto, lidea di creare nellUnione una societ a misura di minore non pu essere scissa dalla necessit di continuare ad approfondire e a consolidare lintegrazione europea. I.3. Base giuridica per una strategia UE Conformemente ai trattati e alla giurisprudenza della Corte di giustizia(7) , lUE non ha una competenza generale nel settore dei diritti fondamentali e dei diritti dei minori, tuttavia ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 2 del trattato sull'Unione Europea tenuta a rispettare i diritti fondamentali nelle azioni intraprese nel quadro delle sue competenze. Sono questi i diritti sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che contiene disposizioni relative ai diritti dei minori. Bisogna inoltre tenere pienamente conto delle disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite relativa ai diritti del fanciullo. La Carta dei diritti fondamentali, a prescindere dal suo status giuridico, pu essere considerata un'espressione particolarmente autentica dei diritti fondamentali che sancisce come principi generali di diritto. L'obbligo dell'Unione europea di rispettare i diritti fondamentali, compresi quelli dei minori, implica non soltanto il dovere generale di astenersi da qualsiasi atto che possa comportarne la violazione, ma anche di integrarli se del caso nelle politiche attuate in virt delle diverse basi giuridiche dei trattati (il cosiddetto mainstreaming) . Inoltre, anche se, come si detto, non prevista una competenza generale(8) , i trattati attribuiscono all'Unione diverse competenze particolari che le consentono di adottare azioni positive specifiche per la salvaguardia e la promozione dei diritti dei minori. Ogni misura di questo tipo deve rispettare i principi di sussidiariet e di proporzionalit senza invadere la competenza degli Stati membri. Si possono considerare diversi strumenti e metodi, tra cui l'azione legislativa, anche di carattere non vincolante, l'assistenza finanziaria o il dialogo politico. I.4. Situazione dei minori oggi Come sottolineato nel 2002 nella sessione straordinaria delle Nazioni Unite dedicata all'infanzia, esiste un divario enorme tra le buone intenzioni espresse nei trattati internazionali e le condizioni di povert, abbandono e sfruttamento nelle quali sono costretti a vivere milioni di bambini ed adolescenti di tutto il mondo. Nonostante i progressi compiuti in alcuni settori, resta ancora molto da fare(9) . Dalla nascita fino all'et adulta, i bambini manifestano esigenze molto diverse durante le varie fasi di sviluppo della vita. Nei primi cinque anni, hanno bisogno soprattutto di protezione e di assistenza medica. Dai 5 ai 12 anni hanno sempre bisogno di protezione, ma sviluppano anche altre esigenze: il diritto all'istruzione ovviamente fondamentale per trovare un posto nella societ. Da adolescenti, hanno ancora nuove esigenze e responsabilit, per esempio esprimersi sulle decisioni che li riguardano. La povert dei genitori e l'esclusione sociale limitano notevolmente le possibilit dei figli e la probabilit che avranno di esercitare i propri diritti, compromettendo cos il benessere futuro della societ in generale. Anche il luogo in cui vivono influenza la situazione dei minori. I.4.1. Situazione a livello mondiale Su un totale di 2,2 miliardi di minori nel mondo, l86% vive in paesi in via di sviluppo, proprio come il 95% e oltre dei bambini che muoiono prima dei cinque anni, non hanno accesso all'istruzione elementare e sono vittime del lavoro forzato o di abusi sessuali. Oltre la met delle madri non pu beneficiare dei propri diritti pi elementari, neppure dell'assistenza medica durante la gravidanza e il parto. Questa situazione compromette il futuro di molti bambini fin dalla nascita. Durante i primi cinque anni di vita, un terzo dei bambini non mangia adeguatamente e soffre a livelli diversi di malnutrizione. Ci ne condiziona non soltanto la salute e le probabilit di sopravvivenza, ma anche le capacit di apprendimento e lo sviluppo. Oltre a soffrire di malnutrizione, molti bambini vivono in condizioni drammatiche (accesso limitato allacqua potabile, cattiva igiene e inquinamento interno) e non hanno accesso alla prevenzione e alle cure mediche indispensabili. Di conseguenza, pi di 10 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni muoiono ogni anno di malattie che sarebbe facile prevenire o curare, e un miliardo di bambini soffre di problemi fisici, di sviluppo intellettuale e/o psicologico spesso irreversibili. Un sesto di tutti i bambini (soprattutto femmine) non frequenta la scuola elementare e non avr l'opportunit di apprendere, formarsi ed integrarsi nella societ. In tutto il mondo circa 218 milioni di minori sono costretti a lavorare(10) e pi di 5,7 milioni (alcuni dei quali non ancora adolescenti) lavorano in condizioni particolarmente drammatiche, che sfiorano la quasi schiavit. Si ritiene poi che 1,2 milioni di bambini siano vittime della tratta degli esseri umani(11) , mentre ogni giorno sono circa 300.000(12) i bambini che combattono come bambini soldato in pi di trenta conflitti armati in tutto il mondo. Si stima che in tutto il mondo 130 milioni di donne e ragazze abbiano subito mutilazioni genitali, mentre altri due milioni di ragazze ne siano vittime ogni anno, spesso attraverso riti di iniziazione che segnano il passaggio all'adolescenza. Un terzo delle ragazze subisce abusi sessuali e un quinto il matrimonio forzato(13) , e ogni anno partoriscono circa 14 milioni di ragazze tra i 15 e i 19 anni. Lo scorso anno oltre un milione di adolescenti (per due terzi ragazze) stato contagiato dallHIV. Pi di un milione di ragazzi in prigione per avere avuto problemi con la legge e in unalta percentuale dei casi non riceve la protezione e lattenzione particolare di cui ha bisogno. Ci sono anche minori ai cui diritti e alle cui esigenze bisognerebbe prestare unattenzione speciale: pi di 200 milioni di bambini sono gravemente disabili e non cessa di aumentare, soprattutto a causa dellHIV/AIDS, il numero degli orfani che raggiunge oggi i 140 milioni. I.4.2. NellUnione europea L'Europa sta affrontando un periodo di importanti cambiamenti economici, politici, ambientali e sociali, che si ripercuotono anche sui pi giovani. I minori che vivono nellUE sono esposti ad un rischio di povert relativa pi elevato rispetto allinsieme della popolazione (20% per i bambini e gli adolescenti compresi tra 0 e 15 anni e 21% per i giovani di et compresa tra 16 e 24 anni, rispetto al 16% per gli adulti) . I minori che vivono con genitori poveri o che non possono vivere con i genitori, cos come quelli che fanno parte di alcune comunit etniche, come i Rom, sono particolarmente esposti alla povert, all'esclusione e alla discriminazione. Inoltre, i bambini, soprattutto quelli poveri, risentono moltissimo del degrado ambientale. LUnione europea ha iniziato ad affrontare queste sfide quando ha dato la massima priorit alla sua strategia a favore di una crescita pi sostenibile e della creazione di posti di lavoro pi numerosi e di migliore qualit. Il suo successo un presupposto per la creazione di una societ europea senza discriminazioni in cui si tenga fermamente conto anche dei diritti e delle esigenze dei minori di oggi e di domani. Recentemente sono emersi in tutta Europa problemi identitari. Accanto alle vecchie manifestazioni di ogni forma di razzismo, diventano un fenomeno sempre pi preoccupante nelle societ europee l'ostilit verso gli "stranieri" e la paura nei loro confronti. I bambini delle comunit minoritarie che appartengono a minoranze diventano facile bersaglio di questo tipo di razzismo. Al contrario, alcuni minori della popolazione maggioritaria possono lasciarsi facilmente trascinare dalle soluzioni semplicistiche proposte dai politici e dai partiti estremisti. Negli ultimi anni in Europa la violenza contro i minori diventata un problema sempre pi preoccupante. Pu assumere varie forme, dalla violenza in ambito familiare e a scuola fino alla dimensione transnazionale, che comprende la tratta e lo sfruttamento dei minori, il turismo sessuale e la pedopornografia su Internet. Un'altra sfida consiste nellassicurare che le politiche e la normativa dell'UE e degli Stati membri rispettino pienamente i diritti dei giovani immigrati in cerca di asilo e profughi. Per decenni, pi del 50% dei farmaci usati per curare i bambini non stato sperimentato n autorizzato per uso pediatrico, il che significa che non se ne conoscono bene n lefficacia n gli eventuali effetti collaterali. Ora il problema stato affrontato con la proposta di un regolamento sull'uso pediatrico dei farmaci, che sar presto adottato. II PERCH NECESSARIA UNA STRATEGIA DELLUE SUI DIRITTI DEI MINORI II.1. Il valore aggiunto di un'azione europea Come si gi detto, siamo ben lungi da una situazione di rispetto generale dei diritti dei minori e non sempre in tutta Europa si viene incontro alle esigenze di ogni bambino ed adolescente. LUnione europea pu apportare un valore aggiunto fondamentale ed essenziale in questo campo. Innanzitutto, forte della sua lunga tradizione e degli impegni giuridici e politici assunti a favore dei diritti delluomo e dei diritti dei minori in particolare, lUnione europea ha lautorit necessaria per portare in primo piano sulla scena internazionale i diritti dei minori e pu usare la sua presenza e la sua influenza mondiale per promuovere ovunque ed efficacemente i loro diritti universali a livello nazionale. Pu inoltre favorire e sostenere lattenzione verso le esigenze dei minori basandosi sul modello europeo di protezione sociale, sui suoi impegni politici e sui programmi attuati nei diversi settori. L'Unione europea pu sostenere gli Stati membri nei loro sforzi, aiutandoli in alcuni settori a tenere conto dei diritti dei minori nelle loro iniziative e istituendo un quadro di apprendimento reciproco per consentire loro di individuare e adottare le numerose buone pratiche esistenti nell'UE. Questo approccio, basato su un'azione coordinata e di ampia portata, garantirebbe un valore aggiunto agli sforzi degli Stati membri e rafforzerebbe il riconoscimento e il rispetto dei principi sanciti nella Convenzione ONU sul diritto del fanciullo nell'UE e al di l delle sue frontiere. Appare quindi urgente adottare una strategia globale dellUE per aumentare la portata e l'efficacia dell'impegno assunto dallUE di adoperarsi per migliorare la situazione dei minori nel mondo e dimostrare, al pi alto livello, una reale volont politica di garantire che la promozione e la protezione dei diritti dei minori trovino il posto che meritano nei programmi europei. II.2. La risposta dell'UE: misure gi adottate Negli ultimi anni l'Unione europea ha compiuto notevoli progressi in questo settore e ha elaborato diversi programmi e politiche concreti sui diritti dei minori nel quadro delle varie basi giuridiche vigenti. Le misure di politica interna ed esterna approvate vertono su una serie di temi, per esempio la tratta dei bambini e la prostituzione infantile, la violenza contro i minori, la discriminazione, la povert infantile, l'esclusione sociale, il lavoro minorile (compresi gli accordi commerciali in cui figura l'impegno di abolirlo) , la salute e l'istruzione. In allegato figura una sintesi non esaustiva delle azioni dell'Unione in materia di diritti dei minori. In particolare, nell'ambito dellUE, la Commissione e gli Stati membri hanno attribuito grande importanza al tema della povert infantile nel quadro del metodo aperto di coordinamento sulla protezione sociale e sull'integrazione sociale, che favorisce l'apprendimento comune tra Stati membri sulla base di obiettivi e indicatori comuni e attraverso l'adozione di strategie nazionali per favorire l'accesso ai sistemi di protezione sociale e garantirne la qualit. L'allargamento costituisce un altro potente fattore di promozione dei diritti dei minori. Per aderire allUE i paesi candidati devono aver raggiunto la stabilit delle istituzioni e garantire la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani, il rispetto e la protezione delle minoranze. Nel quadro dei cosiddetti criteri politici definiti dal Consiglio europeo di Copenaghen nel 1993, per tutta la durata del processo di adesione la Commissione ha promosso la riforma della protezione dei minori e ha monitorato attentamente i progressi compiuti da tutti i paesi candidati e in via di adesione per quanto riguarda i diritti dei minori. Per lUE la politica di vicinato e il partenariato strategico con la Russia sono strumenti importanti per la promozione dei diritti dei minori nei paesi limitrofi e le prime iniziative in tal senso sono state gi prese. II.3. La necessit di essere efficaci Per rendere il pi efficace possibile l'azione dellUE nel campo dei diritti dei minori, necessario raccogliere una serie di sfide: - procedere ad un'analisi pi approfondita delle esigenze delle priorit, e dell'impatto prodotto dalle misure gi adottate; - integrare pi efficacemente i diritti dei minori nelle politiche, nelle strategie o nei programmi dell'UE e assicurare un maggior coordinamento allinterno della Commissione; - migliorare la cooperazione con gli interlocutori principali, inclusi i minori; - sviluppare la comunicazione e incrementare le azioni di sensibilizzazione sui diritti dei minori e sulle misure adottate dallUE in questo settore. III VERSO UNA STRATEGIA DELLUE SUI DIRITTI DEI MINORI Decisa ad affrontare tali sfide, con la presente comunicazione la Commissione d avvio ad una strategia a lungo termine per assicurare che l'azione dellUE promuova e salvaguardi attivamente i diritti dei minori e sostenga gli sforzi degli Stati membri nel settore. La strategia si articola intorno a sette obiettivi specifici, comprendente ciascuno una serie di iniziative. III.1 Obiettivi specifici della strategia dellUE sui diritti dei minori 1 Fare tesoro delle attivit gi avviate affrontando i bisogni urgenti La Commissione trarr il maggior vantaggio possibile dalle politiche e dagli strumenti esistenti, tra i quali il follow-up alla sua comunicazione sulla lotta contro la tratta degli esseri umani,(14) il relativo piano d'azione(15) , il metodo aperto di coordinamento sulla protezione sociale e sull'integrazione sociale, il partenariato strategico concluso con l'Organizzazione internazionale del lavoro per lottare contro il lavoro minorile e le linee guida dell'UE sulla protezione dei minori nei conflitti armati(16) . La Commissione continuer a finanziare progetti specifici per promuovere i diritti di bambini ed adolescenti. Nell'ambito delle relazioni esterne, e anche del processo di preadesione e dei negoziati in vista dell'adesione, la Commissione continuer a promuovere la ratifica e l'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e relativi protocolli facoltativi, delle convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro sull'eliminazione delle forme peggiori di lavoro infantile e sull'et minima per l'ingresso nel mondo del lavoro e di altri pertinenti strumenti internazionali sui diritti umani. Affronter il problema dei diritti dei minori nel dialogo politico con i paesi terzi, ed anche con la societ civile e i partner sociali, e si servir di altri strumenti politici e programmi di cooperazione per promuovere la questione su scala mondiale. A breve termine, e tenuto conto dellurgenza di alcuni problemi, la Commissione adotter in particolare le seguenti misure complementari: - attribuir in tutta l'UE un numero di telefono unico a sei cifre (il 116xyz) alle linee di assistenza ai minori e un altro numero per hotline dedicate per i minori scomparsi o vittime di sfruttamento sessuale (fine 2006) ; - aiuter il settore bancario e le societ di carte di credito nella lotta contro l'uso delle carte di credito su Internet per l'acquisto di materiale pedopornografico (2006) ; - varer un piano d'azione sui minori nel quadro della cooperazione allo sviluppo e far fronte ai loro bisogni essenziali nei paesi in via di sviluppo (2007) ; - promuover una serie di azioni per la lotta contro la povert infantile nellUE (2007) . 2 Individuare le priorit per lazione futura dellUE Per individuare le priorit di unazione futura, la Commissione analizzer la portata e lorigine degli ostacoli che impediscono ai minori di godere pienamente dei loro diritti valutando poi l'efficacia di quanto sta gi facendo per loro (sul piano normativo e non normativo, interno ed esterno) . Questa analisi si baser sulle iniziative esistenti (UNICEF, Consiglio d'Europa, ChildONEurope, ecc.) . La valutazione dovrebbe essere aggiornata ogni cinque anni e concentrarsi gradualmente su alcuni settori critici, invece di affrontare tutti i problemi sin dall'inizio. L'aggiornamento delle informazioni sar agevolato dai dati sui diritti dei minori raccolti a cura di EUROSTAT, degli Stati membri, del Consiglio d'Europa, della rete ChildONEurope e della futura Agenzia europea sui diritti fondamentali. Sulla base di questa analisi, la Commissione lancer unampia consultazione pubblica, anche presso i minori, che permetter all'Unione europea di affrontare la questione in maniera globale e stabilire le priorit per la sua azione futura. - Valutare l'impatto delle misure gi attuate dall'Unione europea a favore dei diritti dei minori (2007-8) . - Pubblicare un documento di consultazione per selezionare le azioni future (2008) . - Raccogliere dati comparabili sui diritti dei minori (a partire dal 2007) . 3 Integrare sistematicamente i diritti dei minori nelle politiche dellUE importante assicurare che tutte le politiche interne ed esterne dellUE rispettino i diritti dei minori conformemente ai principi del diritto comunitario, e che siano pienamente compatibili con i principi e le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e di altri strumenti internazionali. Questo processo, altrimenti detto "mainstreaming", stato gi attivato in una serie di politiche comunitarie, per esempio la parit tra i sessi e i diritti fondamentali. Il processo terr conto del lavoro svolto nel quadro del programma del Consiglio d'Europa Costruire un'Europa per e con i bambini (2006-2008) per promuovere efficacemente il rispetto dei diritti dei minori e proteggere questi ultimi da ogni forma di violenza. - Integrare i diritti dei minori nella preparazione delle azioni normative e non normative che possono riguardarli (a partire dal 2007) . 4 Creare un coordinamento e meccanismi di consultazione efficaci La Commissione intensificher la cooperazione tra i principali interlocutori, avvalendosi in modo ottimale delle reti esistenti e del contributo delle organizzazioni o degli organi internazionali impegnati nel settore dei diritti dei minori. A tal fine, la Commissione riunir le parti interessate in un Forum europeo per i diritti dei minori, al quale parteciperanno tutti i principali interlocutori(17) , che contribuir ad elaborare e a monitorare le azioni dell'UE e funger da contesto per uno scambio di buone pratiche. La Commissione valuter come riprodurre questo meccanismo nei paesi terzi dove le sue delegazioni potrebbero avviare un dialogo sistematico con i partner internazionali e nazionali impegnati nel settore dei diritti dei minori. Per incoraggiare l'impegno di tutte le parti interessate, la Commissione creer una piattaforma web di discussione e di lavoro(18) , che favorir lo scambio di informazioni, con laiuto degli esperti disponibili per un determinato settore. I membri della piattaforma avranno accesso ad una biblioteca di documenti e potranno avviare dibattiti e inchieste. Come si legge all'articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, i minori devono poter esprimere il loro parere nell'ambito di ogni dibattito e di ogni decisione che li riguarda. La Commissione promuover e rafforzer il lavoro in rete, la rappresentanza dei minori nell'Unione europea e a livello mondiale e coinvolger bambini ed adolescenti gradualmente e ufficialmente in tutte le consultazioni e le azioni attinenti ai loro diritti e ai loro bisogni. Il Forum e la piattaforma web contribuiranno entrambi alla realizzazione di questo obiettivo. Infine, la Commissione migliorer il coordinamento delle sue diverse azioni, in modo da rafforzarne la coerenza e l'efficacia, istituendo ufficialmente un gruppo interservizi sui diritti dei minori costituito da referenti designati e incaricati di assicurare il controllo della presente strategia. La Commissione nominer anche un suo coordinatore per i diritti dei minori. - Riunire tutte le parti interessate nell'ambito di un Forum europeo per i diritti dei minori (2006) . - Creare una piattaforma web di discussione e di lavoro (2006) . - Coinvolgere i minori nel processo decisionale (a partire dal 2007) . - Istituire un gruppo interservizi della Commissione e nominare un coordinatore per i diritti dei minori (2006) . 5 Migliorare le capacit e le competenze Tutte le parti impegnate nell'applicazione e nell'integrazione dei diritti dei minori nelle politiche comunitarie interne ed esterne dovrebbero acquisire le conoscenze e le competenze necessarie. La Commissione continuer quindi a proporre una formazione specifica. Sarebbe opportuno anche migliorare la qualit di alcuni strumenti pratici, come le note orientative e le istruzioni, divulgarli e usarli come materiale di formazione. - Dotare le parti impegnate nell'integrazione dei diritti dei minori nelle politiche europee degli strumenti e delle competenze necessari (a partire dal 2007) . 6 Elaborare una strategia di comunicazione pi efficace Per poterli esercitare, i minori devono conoscere i propri diritti ed essere in grado di farli valere. Eppure, di diritti dei minori e dell'azione dell'Unione europea nel settore si parla ben poco. Per un'azione di sensibilizzazione la Commissione elaborer una strategia di comunicazione sui diritti dei minori, che aiuter genitori e figli a conoscere meglio questi diritti e contribuir a diffondere esperienze e buone pratiche tra le altre parti interessate. Le principali azioni dellUE che avranno incidenza diretta sui diritti dei minori saranno divulgate adattandole al pubblico pi giovane. A tal fine, la Commissione elaborer un sito web dedicato, e a misura di minori, preferibilmente in stretta collaborazione con il Consiglio d'Europa, e in collegamento con iniziative analoghe per esempio degli Stati membri, delle Nazioni Unite e della societ civile. - Elaborare una strategia di comunicazione sui diritti dei minori (a partire dal 2007) . - Fornire informazioni sui diritti dei minori adattandole ai pi giovani (a partire dal 2007) 7 Promuovere i diritti dei minori nelle relazioni esterne LUnione europea continuer a svolgere sempre di pi un ruolo proattivo per la promozione dei diritti dei minori nei consessi internazionali e nelle relazioni con i paesi terzi. Il ruolo e limpatto ottenuto dalle azioni UE sono stati potenziati dal buon coordinamento e dai messaggi armonizzati e coerenti dellONU nelle sedi preposte. Inoltre, l'Unione europea continuer a prestare la massima attenzione ai diritti delle ragazze e dei bambini appartenenti ad una minoranza e ad impegnarsi nellazione in corso a favore dei minori coinvolti in conflitti armati. Esaminer infine lo studio mondiale in fieri sulla violenza contro i minori di Paulo Sergio Pinheiro, esperto indipendente incaricato dal Segretariato generale delle Nazioni Unite. - Intensificare il ruolo attivo di promozione dei diritti dei minori dell'Unione europea nei consessi internazionali . III.2 Risorse e reporting La Commissione si impegnata a stanziare le risorse umane e finanziarie necessarie per attuare la strategia proposta. Far il necessario per mobilizzare i fondi per il finanziamento delle misure che proposte nella presente comunicazione e nella futura strategia. Per garantire l'efficacia dei programmi relativi ai diritti dei minori, il gruppo interservizi prester la dovuta attenzione alle possibili sinergie. Per migliorare la trasparenza e monitorare gli sviluppi, ogni anno sar presentata una relazione sui progressi compiuti. IV CONCLUSIONE La Commissione: - elaborer una strategia globale affinch lUnione europea contribuisca a promuovere e a salvaguardare i diritti dei minori in tutte le sue azioni interne ed esterne e sostenga gli sforzi degli Stati membri al riguardo; - invita gli Stati membri, le istituzioni europee e le altre parti interessate a partecipare attivamente allo sviluppo e al buon esito di questa strategia.
NOTE (2) Protocollo per prevenire, reprimere e punire la tratta di persone, in particolare donne e bambini; Protocollo alla Convenzione sui diritti del fanciullo relativo alla vendita dei bambini, alla prostituzione e alla pornografia infantile; Protocollo alla Convenzione sui diritti del fanciullo relativo al coinvolgimento dei minori nei conflitti armati. (3) Dichiarazione del Millennio adottata dallAssemblea generale delle Nazioni Unite, 55a sessione, 18 settembre 2000. (4) Testo integrale disponibile su: http://www.echr.Council of Europe.int/ECHR/EN/Header/Basic+Texts. (5) Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea, GU C 364 del 18.12.2000, disponibile su http://europa.eu.int/comm/justice_home/unit/charte/index_en.html. (6) Obiettivi strategici 2005 - 2009 - Europa 2010: un partenariato per il rinnovamento europeo - Prosperit, solidariet e sicurezza, COM (2005) 12 def. del 26.1.2005. (7) Cfr. in particolare il parere 2/94, 1996 ECR I-759. (8) Cfr. larticolo 51, paragrafo 2 della Carta dei diritti fondamentali. (9) Dichiarazione dellUE per la 57a riunione UNGASS del 2003. (10) Porre fine al lavoro minorile, oggi possibile, Relazione globale sul seguito della Dichiarazione dellOIL relativa ai principi e ai diritti fondamentali al lavoro, presentata alla 95esima Conferenza internazionale del lavoro, Ginevra, 2006. (11) Fonte: UNICEF. (12) Ibidem. (13) Fonte: UNIFEM. (14) COM (2005) 514 def.. (15) GU C 311 del 09.12.2005. (16) Documento n. 15634/03 del Consiglio dellUnione europea. (17) Inclusi gli Stati membri, le agenzie dellONU, il Consiglio dEuropa, la societ civile, bambini ed adolescenti. (18) Con la rete elettronica SINAPSE (Informazioni scientifiche per il sostegno delle politiche in Europa/Scientific Information for Policy Support in Europe, http://europa.eu.int/sinapse/sinapse) . |