I beacon sono piccoli dispositivi che, attraverso la tecnologia Bluetooth Low Energy, sono in grado di trasmettere informazioni a smartphone e tablet con un raggio di azione regolabile dai 10cm ai 70m. Il secondo aeroporto di Londra ne ha installati ben 2000 e le funzioni veicolabili tramite questa tecnologia sono molteplici.
Il primo intento è quello di aiutare i passeggeri a capire dove si trovano per consentire loro di individuare velocemente il proprio punto di destinazione all’interno dello scalo. In tal senso, i beacon sono uno strumento più agevole delle mappe GPS perché più veloci, accurati (specie in ambienti indoor), e non attingono al piano dati dell’utente. Le indicazioni sulla via da seguire potranno essere fornite anche in modalità “realtà aumentata”: basterà inquadrare con il sensore fotografico dello smartphone l’ambiente davanti a sé per vedere comparire sullo schermo frecce direzionali.
L’aeroporto sta pianificando l’utilizzo dei medesimi beacon via app per avvisare tramite notifiche push il passeggero in ritardo o per dare informazioni sul ritiro bagagli, integrando i propri sistemi con quelli delle compagnie aeree.
Gatwick afferma che non raccoglierà dati personali tramite i beacon ma, piuttosto, informazioni anonime sulle presenza di persone nelle diverse zone per migliorare le operazioni aeroportuali: misurazione delle code, semplificazione dei flussi di passeggeri e riduzione della congestione.
Infine, e qui la cosa si fa dal nostro punto di vista interessante, gli shop e altre terze parti potranno utilizzare i dati per individuare la prossimità di possibili acquirenti – che dovranno aver rilasciato previo consenso – al fine di inviare sul loro device mobile offerte e altri messaggi promozionali.