Lo rivela un comunicato della Casa Bianca. Il furto da parte di hacker altamente specializzati è iniziato nella prima metà del 2014, forse prima. Tra i dati rubati anche numeri di previdenza sociale, dati sanitari e bancari.
Sottratti, inoltre, 5 milioni di impronte digitali, alcune delle quali potrebbero esporre a grave rischio gli agenti segreti sul campo che spesso, cambiando nome, affidano la loro identificazione al solo fingerprinting.
Sospetti su una possibile origine cinese dell’attacco.