PARLAMENTO EUROPEO

1999

2004

Documento di seduta

FINALE
A5-0264/200
Par2

11 luglio 2001

RELAZIONE

sull'esistenza di un sistema d'intercettazione globale per le comunicazioni private ed economiche (sistema d'intercettazione ECHELON) (2001/2098 (INI))

Parte 2: Pareri di minoranza

Allegati

Commissione temporanea sul sistema d'intercettazione Echelon

Relatore: Gerhard Schmid

INDICE

PARERE DI MINORANZA di Giuseppe di Lello, Pernille Frahm e Alain Krivine

PARERE DI MINORANZA di Patricia McKenna e Ilka Schröder

PARERE DI MINORANZA di Jean-Charles Marchiani

PARERE DI MINORANZA di Maurizio Turco

Allegato I: Elenco degli esperti che hanno fornito informazioni in commissione

Allegato II: Bibliografia

Allegato III: Definizioni e note esplicative sull'intercettazione di comunicazioni ai fini dell'esercizio dell'azione penale

1. Introduzione.

2. Definizione: intercettazione di comunicazioni ai fini penali/di spionaggio

3. Attività all'interno dell'UE in materia di intercettazioni ai fini dell'esercizio dell'azione penale

3.1. Osservazioni generali

3.2. Limitazione delle competenze UE alle regolamentazioni a carattere tecnico

3.3. Interventi e atti giuridici nel settore dell'intercettazione delle telecomunicazioni

4. Definizioni e note esplicative su ulteriori attività interstatali nell'ambito dell'intercettazione delle telecomunicazioni

Allegato IV: Riepilogo dei servizi d'informazione e autorità di controllo parlamentari degli Stati membri e degli Stati UKUSA.:


PARERE DI MINORANZA di Giuseppe di Lello, Pernille Frahm e Alain Krivine

La relazione della Commissione conferma l'esistenza del sistema d'intercettazione Echelon, gestito da diversi Stati, fra i quali il Regno Unito, Stato membro dell'Unione Europea, con la collaborazione della Germania.

Un simile sistema non differenziato d'intercettazione di comunicazioni, di dati e documenti viola il diritto fondamentale al rispetto della vita privata garantito dagli articoli 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e 6 del trattato dell'Unione europea.

Tale sistema viola dunque in modo flagrante le libertà dei cittadini europei, la logica del libero mercato e la sicurezza dell'Unione; a prescindere dal nostro apprezzamento o dalla nostra opposizione a tali logiche o a tali trattati, queste violazioni sono inaccettabili.

Nelle sue conclusioni, la relazione avrebbe dovuto chiedere al Regno Unito di dissociarsi dal sistema Echelon e alla Germania di chiudere la base d'ascolto situata sul suo territorio. Non si può che deplorare il fatto che l'Unione europea sia preoccupata più per lo spionaggio industriale che per le intercettazioni individuali.

PARERE DI MINORANZA di Patricia McKenna e Ilka Schröder

La relazione, pur sottolineando il fatto che Echelon esiste, non trae le debite conclusioni politiche. È un atteggiamento ipocrita quello assunto dal Parlamento europeo che critica le intercettazioni effettuate da Echelon, ma partecipa ai piani volti ad istituire un servizio segreto europeo.

A livello mondiale non esistono dispositivi efficaci di controllo pubblico dei servizi segreti e delle loro pratiche antidemocratiche. I servizi segreti che, per natura, non possono essere controllati, devono quindi essere aboliti. La presente relazione serve a legittimare un servizio segreto europeo che viola i diritti fondamentali - proprio come fa Echelon.

La maggioranza del Parlamento si concentra sull'industria, i cui profitti sono apparentemente minacciati dallo spionaggio industriale. Tuttavia la questione essenziale è che nessuno ormai può più comunicare con una certa riservatezza a lunga distanza. Lo spionaggio politico costituisce una minaccia molto più grande dello spionaggio economico.

La presente relazione minimizza costantemente questi pericoli di Echelon, mentre tace sul progetto di intercettazione ENFOPOL nell'UE. Per qualsiasi società la decisione se vivere o meno sotto un controllo permanente riveste un'importanza fondamentale. Nell'approvare la presente relazione, il Parlamento europeo dimostra di non preoccuparsi della difesa dei diritti umani e delle libertà dei cittadini

PARERE DI MINORANZA di Jean-Charles Marchiani

È senza sorpresa che il gruppo UEN ha preso atto dei risultati della votazione sulla relazione dell'on. Schmid, che inizialmente si riteneva riguardasse il sistema di spionaggio anglosassone Echelon.

La maggioranza di questo Parlamento aveva sin dall'inizio indicato chiaramente le sue intenzioni, privilegiando questa commissione ad hoc all'instaurazione di una vera e propria commissione d'inchiesta. Non aveva più nulla da temere da lavori in cui la capacità del relatore di creare sistematicamente diversivi non era assolutamente minacciata da un cartello di malcontenti dalle motivazioni troppo disparate.

Il nostro messaggio è limpido: gli sforzi dell'on. Schmid non hanno potuto occultare la prova dell'esistenza del sistema ECHELON, né quella dell'implicazione attiva o passiva di un certo numero di Stati membri.

Ci si trova quindi di fronte a una grave violazione dei principi dei trattati che avrebbe dovuto dar luogo a sanzioni o, come minimo, a misure in grado di evitare che la solidarietà intraeuropea sia subordinata agli imperativi della solidarietà anglosassone.

La pesante relazione dell'on. Schmid è ricca di informazioni, che però esulano dall'argomento. Vogliamo quindi distanziarcene, respingendo un funzionamento che permette a questo Parlamento, allo stesso tempo, di adottare sanzioni "preventive" contro un governo democraticamente eletto e di astenersene in circostanze analoghe …

PARERE DI MINORANZA di Maurizio Turco

A. Mentre si è evidenziata la probabile presenza di un sistema angloamericano di "intercettazioni sistematiche e generalizzate filtrate con motori di ricerca", si è omesso che questa capacità tecnologica è certamente utilizzata da Germania e Olanda -e probabilmente Francia. Conseguentemente - poiché i servizi segreti in nome della sicurezza nazionale intercettano comunicazioni provenienti dall'estero senza autorizzazione - alcuni paesi membri intercettano attività di istituzioni, cittadini e imprese di altri Stati membri.

B. Il potenziamento del criptaggio, sebbene favorisca la protezione della privacy, d'altra parte comporta il potenziamento dei mezzi di decifrazione tecnici e legali; in virtù di un legame indissolubile fra sviluppo di sistemi crittografici, crittanalitici e tecniche d'intercettazione.

C. Le soluzioni vanno dunque cercate in ambito politico:

- attraverso il controllo giurisdizionale e parlamentare sulle attività di intercettazione e sorveglianza dei servizi di polizia, sicurezza e spionaggio;

- impedendo il moltiplicarsi delle autorità di controllo che operano con standard diversi di protezione dei dati e in assenza di un vero controllo democratico e giurisdizionale;

- regolamentando - verso lo standard più alto e riprendendo la giurisprudenza della CEDU - la protezione della privacy dei cittadini europei dalle intrusioni preventive delle autorità statali ed eliminando le discriminazioni esistenti nell'Unione tra cittadini di diversi Stati membri.


Allegato I: Elenco degli esperti che hanno fornito informazioni in commissione

1. Deputati dei parlamenti nazionali

On. Arthur PAECHT, Assemblea nazionale francese

Senn. Armand De DECKER, Presidente del Senato belga

Anne-Marie LIZIN, Senato belga

Hans VAN HEVELE, Segretariato del Senato belga

Onn. Guilherme SILVA, Parlamento portoghese

Ludwig STIEGLER, Bundestag, Germania

Dieter ANTONI, Parlamento austriaco

Desmond O´MALLEY, Parlamento irlandese

2. Rappresentanti dei servizi segreti

Sigg. Ernst UHRLAU, Coordinatore dei servizi segreti presso la Cancelleria federale, Germania

Harald WOLL, Ufficio regionale di difesa della Costituzione, Baden-Württemberg, Germania

3. Esperti in telecomunicazione e sicurezza delle reti e dell'informatica

Sig. José Manuel MENDES ESTEVES SERRA VERA, Direttore tecnico, Banco Espirito Santo, Portogallo

Sig. Clive FEATHER, Direttore della progettazione di software, Demon Internet Ltd, Regno Unito

Sig. Jacques VINCENT-CARREFOUR, ex direttore del servizio per la sicurezza della rete, France Telecom

Sig. Bruno PELLERO, Consulente specializzato nell'intercettazione di telecomunicazioni, Italia

Sigg. Erhard MÖLLER, Lutz BERNSTEIN e Bernd SCHINKEN, Politecnico di Aquisgrana, Germania

4. Autori e giornalisti specializzati in ECHELON

Sigg. Duncan CAMPBELL, Regno Unito

Bo ELKJAER, Danimarca

Kenan SEEBERG, Danimarca

James BAMFORD, Washington D.C.

Nicky HAGER, Nuova Zelanda

5. Esperti in criptaggio

Sigg. Reinhard WOBST, Unix Software, Germania

Bernd ROELLGEN, Ciphers GmbH, Germania

Peter BAHR, Ciphers GmbH, Germania

Johan KEMPENAERS, KBC Bank, Belgio

Leo VERHOEVEN, KBC Bank, Belgio

Bart PRENEEL, Professore di criptologia, Università cattolica di Lovanio, Belgio

Danny de TEMMERMAN, Commissione europea

Desmond PERKINS, Commissione europea

6. Esperti in spionaggio economico e questioni affini

Sigg. Sorbas VON COESTER, Direttore di Salamandre (consulenze), Francia

Christian HARBULOT, Ecole de guerre économique, Francia

Thierry LA FRAGETTE, Circé, Francia

Ralf NEMEYER, Articon-Integralis, Germania

7. Diritti dell'uomo e tutela della vita privata

Sigg. Dimitri YERNAULT, Università libera di Bruxelles

Simon DAVIES, Privacy International, Regno Unito

Jérôme THOREL, Privacy International, Francia

Yaman AKDENIZ, Cyber Rights and Cyber Liberties, Leeds, Regno Unito

David NATAF, Alexandre COSTE, Millet-Sala-Nataf (Studio legale), Parigi

Rüdiger DOSSOW, Consiglio d'Europa, Strasburgo

8. Rappresentanti di istituzioni europee

Commissione europea

Commissario Christopher PATTEN (Relazioni esterne)

Commissario António VITORINO (Giustizia e Affari interni)

Commissario Erki LIKKANEN (Imprese e società dell'informazione)

Sig. Lodewijk BRIET, Direzione generale Relazioni esterne

Sig. Jacques DE BAENST, Capo del Protocollo e della Sicurezza

Sig.ra Françoise DE BAIL, Direzione generale Commercio

Sig.ra Susan BINNS, Direzione generale Mercato interno

Consiglio dell'Unione europea

Sigg. Brian CROWE, Direttore generale, Relazioni esterne

Roland GENSON, Rappresentanza permanente del Lussemburgo, competente per Giustizia e Affari interni

Hervé MASUREL, rappresentante della Presidenza francese

Ambasciatore Gunnar LUND, rappresentante della Presidenza svedese

Banca centrale europea

Sigg. Christoph BOERSCH, Wolfgang SCHUSTER, Dominique DUBOIS, Banca centrale Europea

9. Interlocutori durante le missioni

Missione del presidente e del relatore il 18 e 19 gennaio 2001, a Parigi

Sigg. Jean-Claude MALLET, Segretario generale, SGDN

Bertrand DUMONT, Generale dell'aeronautica, Segretario generale aggiunto, SGDN

Sig.ra. Claude-France ARNOULD, Direttrice degli affari internazionali e strategici, SGDN

Sigg. Henri SERRES, Direttore responsabile della sicurezza dei sistemi d´informazione, SGDN

Stéphane VERCLYTTE, Consigliere per le questioni giuridiche ed europee, SGDN

Philippe DULUC, Consigliere per le questioni scientifiche e tecniche, SGDN

Gérard ARAUD, Direttore degli Affari Strategici, Ministero degli Affari esteri

Olivier MOREAU, Direttore della Sicurezza, Ministero degli Affari esteri

Eric PERRAUDAU, Consigliere, Ministero della Difesa

Jean-Pierre MILLET, avvocato

Missione del presidente e del relatore il 24-26 gennaio 2001, a Londra

On. Tom KING, Presidente della commissione "Informazioni e sicurezza", Camera dei Comuni

Sig. Alistair CORBETT, Capo del Segretariato della CIS, Camera dei Comuni

Onn. Donald ANDERSON, Presidente della commissione Affari esteri, Camera dei Comuni

Bruce GEORGE, Presidente della commissione Difesa, Camera dei Comuni

Jack STRAW, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Interni

Sigg. Michael GILLESPIE, Coordinatore del Servizio di sicurezza

Charles GRANT, Direttore, Centre for European Reform

Casper BOWDEN, Direttore del FIPR

Missione della presidenza della commissione, dei coordinatori e del relatore dal 6 al 12 maggio 2001, a Washington D.C.

S.E. Günter BURGHARDT, Capo della Delegazione della Commissione a Washington D.C.

Sigg. James WOOLSEY, ex Direttore della CIA

Jeffrey RICHELSON, Direttore, National Security Archive, Università George Washington

Marc ROTENBERG, Electronic Information Privacy Centre

Wayne MADSEN, Electronic Information Privacy Centre

David SOBEL, Electronic Information Privacy Centre

Barry STEINHARDT, Condirettore, American Civil Liberties Union

Onn. Porter J. GOSS, Presidente della commissione permanente ad hoc "Intelligence" della Camera dei Rappresentanti

Nancy PELOSI, Vicepresidente della commissione permanente ad hoc "Intelligence" della Camera dei Rappresentanti

Sig. Robert DAVIS, Deputy Counsel per l'Intelligence Policy Review, Ministero della Giustizia, USA


Allegato II: Bibliografia

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Allegato III: Definizioni e note esplicative sull'intercettazione di comunicazioni ai fini dell'esercizio dell'azione penale


1. Introduzione

Nel corso dell'attività della commissione, discutendo su ammissibilità, effetti e pericoli dei sistemi globali di intercettazione a fini di spionaggio, si è fatto ripetutamente riferimento a misure e attività nell'Unione europea che interessano sì l'intercettazione delle comunicazioni, ma rientrano nel settore della cooperazione giudiziaria in materia penale. Nella parte principale della sua relazione, il relatore non fa quindi riferimento a tali misure, perché la questione della legittimità delle intercettazioni ai fini dell'esercizio dell'azione penale non dovrebbe essere associata alla legittimità delle intercettazioni delle comunicazioni a fini di spionaggio. Sebbene in entrambe i casi si tratti di interferenze nella vita privata giustificate da motivi di sicurezza (in senso molto ampio), metodologia ed obiettivi sono talmente diversi che le disposizioni che possono apparire ragionevoli ed equilibrate per un settore non lo sono necessariamente per l'altro. Non è quindi opportuno discutere del significato e dell'equità delle misure penali nel contesto della valutazione politica delle misure di spionaggio. Onde eliminare qualsiasi ambiguità, si affrontano in questa sede le questioni sollevate e si procede ad illustrare talune definizioni. Come primo passo si metteranno in evidenza le differenze tra le intercettazioni ai fini penali e quelle a fini di spionaggio (2), quindi si illustreranno gli atti comunitari aventi attinenza con l'intercetazione delle comunicazioni a fini penali (3) e infine si illustreranno ulteriori definizioni ripetutamente emerse in commissione nel contesto delle attività interstatali nell'ambito dell'intercettazione delle comunicazioni (4).

2. Definizione: intercettazione di comunicazioni ai fini penali/di spionaggio

L'intercettazione delle comunicazioni da parte dei servizi segreti stranieri (come il sistema denominato ECHELON) non ha come scopo la sorveglianza di singole persone all'interno di un paese, bensì la sorveglianza generale di attività all'estero per ottenere in anticipo informazioni rilevanti ai fini della sicurezza. Tale attività si svolge in tutta segretezza e non si propone neppure a lungo termine di diventare di dominio pubblico. Con la giustificazione che solo la segretezza può garantire la sicurezza e che non si tratta dei propri soggetti giuridici, si consente spesso ai servizi segreti di operare in una zona giuridicamente "incerta", in cui le disposizioni sono nebuolose e i controlli carenti.

Per contro, l'ntercettazione delle comunicazioni a fini penali, in presenza di fondato sospetto, ha lo scopo di impedire al singolo di compiere un reato, ovvero di punirlo. Le misure di sorveglianza sono stabilite a livello nazionale dalle competenti autorità. Qualora si rendano necessarie misure di sorveglianza all'estero, esse vengono adottate dalle autorità locali tramite rogatoria. Poiché le azioni sono rivolte contro i propri cittadini, dall'abolizione dello Stato di polizia esistono disposizioni molto concrete e meccanismi di controllo efficaci basati sulla ponderazione degli interessi. Le misure di sorveglianza, quindi, possono essere applicate solo ad un caso specifico e in presenza di fondato sospetto; in molti Stati membri è necessaria l'autorizzazione di un giudice. Anche se la sorveglianza ha luogo di nascosto, l'obiettivo è quello di utilizzare le prove raccolte in un procedimento penale pubblico, di modo che le stesse autorità sono interessate ad acquisirle legalmente

3. Attività all'interno dell'UE in materia di intercettazioni ai fini dell'esercizio dell'azione penale

3.1. Osservazioni generali

L'introduzione di un titolo sulla politica estera e di sicurezza comune nel TUE ha creato le premesse per la cooperazione dei servizi segreti a livello europeo. Finora, tuttavia, se ne è fatto scarso uso.

Nella misura in cui esistono regolamentazioni e attività a livello UE nel campo dell'intercettazione delle comunicazioni, queste riguardano esclusivamente l'aspetto penale, vale a dire la cooperazione nei settori giustizia e affari interni.

3.2. Limitazione delle competenze dell'UE alle regolamentazioni a carattere tecnico

Al momento attuale, a regolamentazione dell'ammissibilità delle misure in materia di intercettazione rientra esclusivamente nella sfera di competenza nazionale degli Stati membri. In base al principio dell'autorizzazione limitata, l'UE può intervenire solo laddove, sulla base di accordi pregressi, le sono riconosciute competenze. Il titolo VI del TUE "Disposizioni sulla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale " non prevede tuttavia una siffatta competenza. Nell'ambito della cooperazione in materia di polizia (articolo 30 paragrafo 1 del TUE) è prevista un'azione comune esclusivamente per quanto concerne gli aspetti operativi, quindi quelli riguardanti il tipo e le modalità di esecuzione delle funzioni di polizia. Per quanto riguarda la cooperazione sul piano giudiziario, nell'ambito delle azioni comuni l'articolo 31, lettera c) prevede in linea generale la "garanzia della compatibilità delle normative applicabili negli Stati membri", ma ciò è ammesso solo nella misura "necessaria per migliorare la suddetta cooperazione", quindi in funzione di regolamentazioni specifiche sulla cooperazione. E il "ravvicinamento delle normative degli Stati membri in materia penale" ai sensi dell'articolo 29, ultimo trattino, si limita alla definizione di norme minime relative agli elementi costitutivi dei reati e delle sanzioni" (articolo 31, lettera e). Riepilogando, si può affermare che la regolamentazione della questione riguardante i presupposti che giustificano l'adozione di misure in materia di intercettazione rimane riservata al diritto nazionale. Del resto, al relatore non sono note iniziative di alcuno degli Stati membri atte a interferire in questa competenza esclusivamente nazionale.

La cooperazione tra gli Stati membri sulla base dei trattati UE può pertanto attuarsi solo limitatamente alla questione dell'esecuzione delle misure in materia di intercettazione ammesse dal diritto nazionale, quindi ad un livello inferiore. Nei casi in cui in base alla legislazione nazionale è ammessa l'intercettazione delle telecomunicazioni, lo Stato membro in questione deve poter richiedere il supporto degli altri Stati membri per l'esecuzione tecnica delle misure. Il fatto di valutare positivamente o negativamente la semplificazione tecnica a cui si mira, che permetterà sicuramente una maggiore efficienza nelle intercettazioni internazionali finalizzate all'azione penale contro la criminalità organizzata, dipende ampiamente dalla fiducia nel proprio stato di diritto. È bene tuttavia ribadire che Œ pur semplificando la sorveglianza internazionale con misure tecniche uniformi, e nell'impossibilità di impedire, eventuali abusi in casi specifici Œ non si toccano i presupposti dell‚ammissibilità delle intercettazioni che sono disciplinate da norme giuridiche meramente nazionali

3.3 Interventi e atti giuridici nel settore dell'intercettazione delle telecomunicazioni

Nel settore dell'intercettazione delle telecomunicazioni nell'ambito dell'UE sono stati finora emessi due provvedimenti giudiziari: la risoluzione del Consiglio del 17 gennaio 1995 sull'intercettazione legale delle telecomunicazioni, il cui contenuto dovrebbe essere esteso agli paesi terzi attraverso un memorandum specifico, e per il quale era inoltre progettato un "up-date" (entrambi i provvedimenti sono stati predisposti in "Documenti ENFOPOL"), e la convenzione sull'assistenza giudiziaria in materia penale.

Risoluzione del Consiglio del 17 gennaio 1995 sull'intercettazione legale delle telecomunicazioni 266

La risoluzione del Consiglio del 17 gennaio 1995 sull'intercettazione legale delle telecomunicazioni pare risalire alla collaborazione tra gli esperti impegnati nei seminari ILET (cfr. la parte 4) e coincidere nella sostanza con gli IUR (international user requirements) ivi elaborati.

Obiettivo di questa risoluzione è la creazione in tutti gli Stati membri dei requisiti atti a garantire alle autorità nazionali, nell‚ambito delle relative competenze, l'accesso ai dati, mettendole in grado di realizzare tecnicamente le funzioni loro affidate dalla legislazione nazionale.

A tal fine in un pertinente allegato si recepiscono in dettaglio i "requisiti" che occorrono agli Stati membri, con cui il Consiglio "prende atto", che essi "rappresentano, nei moderni sistemi di telecomunicazione un'importante sintesi dei bisogni delle autorità competenti per l'esecuzione tecnica delle misure legali di intercettazione". Tali requisiti consistono, ad esempio nella possibilità di accesso in tempo reale a dati rilevanti ai fini del collegamento, o nell'offrire all'operatore di rete la possibilità di rendere note le comunicazioni intercettate alla sezione di monitoraggio. Nella risoluzione il Consiglio ritiene necessario tener conto dei suddetti requisiti "nella definizione e nell'esecuzione delle misure [—]" ed invita gli Stati membri ed i ministri competenti a "cooperare ai fini dell'applicazione dei requisiti per quanto riguarda gli operatori di rete e i fornitori di servizi di telecomunicazione ".

A questo proposito è necessario sottolineare che l'atto formale scelto non ha alcun carattere vincolante, per cui agli Stati membri non comporta diritti né doveri. La confusione che ha condotto alla risoluzione ed ai documenti correlati, non è tanto riconducibile al contenuto, ma alle circostanze in cui essi sono stati elaborati, in particolare alla mancanza di trasparenza.

Memorandum of understanding

Con il "Memorandum of Understanding" 267che segue i paesi terzi sono stati invitati a recepire i requisiti tecnici indicati nella risoluzione del Consiglio del 17 gennaio 1995. Inoltre, si mirava a garantire l'informazione sulle innovazioni tecniche e sui nuovi requisiti che ne derivano sia all'FBI che al Segretariato del Consiglio. Ciò in funzione del fatto che la produzione delle tecnologie di informazione spesso è in mano a gruppi multinazionali e quindi la cooperazione con le autorità di sorveglianza di quegli Stati in cui hanno sede importanti impianti di produzione diventa inevitabile.

Il Memorandum è stato sottoscritto in data 23.11.1995 dagli Stati membri dell'UE e dalla Norvegia, ma non da altri paesi terzi. Dagli USA, Australia e Canada sono soltanto pervenute informazioni scritte secondo cui ne sarebbe stata avviato il recepimento nelle norme di diritto interno. 268

Purtroppo, fino ad oggi il testo non è stato pubblicato, dando adito a numerose speculazioni da parte della stampa.

Progetto di risoluzione del Consiglio sull'intercettazione legale delle telecomunicazioni in materia di nuove tecnologie

Come già esposto nella relazione del 23 aprile 1999 269, il "Progetto di risoluzione del Consiglio sull'intercettazione nel settore delle telecomunicazioni in materia di nuove tecnologie" è un "up- date" della risoluzione del 1995. La nuova risoluzione si propone di chiarire che i "requisiti" della risoluzione del Consiglio del 1995, a cui ne sono stati aggiunti alcuni, valgono anche per le nuove tecnologie di comunicazione, ad es. per la comunicazione via satellite e via Internet, e che i termini tecnici finora adottati devono essere interpretati anche in funzione delle nuove tecnologie (ad es. numero telefonico = identificazione Internet). Il progetto è stato approvato dal Parlamento europeo 270, ma è attualmente congelato dal Consiglio.

Convenzione relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale 271

Il secondo atto è la convenzione relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale. Agli artt. 17 e segg. determina su quali presupposti sia possibile come forma di assistenza giudiziaria in materia penale in relazione all'intercettazione nel settore delle telecomunicazioni. Senza scendere nei dettagli della regolamentazione, deve essere chiaro che attraverso la convenzione, i diritti dell'intercettato non vengono in alcun modo lesi, in quanto lo Stato membro in cui si trova la persona intercettata può comunque rifiutare in qualunque momento l'assistenza giudiziaria qualora essa non sia ammessa dalla legislazione nazionale.

4. Definizioni e note esplicative su ulteriori attività interstatali nell'ambito dell'intercettazione delle telecomunicazioni

I diversi gruppi di lavoro che esistevano ed esistono nel settore della politica di sicurezza, oltre ai vari atti giuridici dell'UE, hanno dato ripetutamente adito a malintesi. Di seguito si precisa il significato di alcune definizioni.

ILETS (International Law Enforcement Telecommunications Seminar)

I seminari ILET sono riconducibili ad una iniziativa dell'FBI. Nel 1993 l'FBI ha invitato le autorità giudiziarie ed i servizi di informazione dei paesi con cui si intrattengono rapporti di amicizia a Quantico, ad un convegno sulla questione dell'intercettazione nel settore delle telecomunicazioni. Vi ha partecipato la maggior parte degli attuali Stati dell'UE, nonché l'Australia e il Canada.272 Da allora si sono ripetuti incontri a scadenze regolari per discutere sulle esigenze di un sistema internazionale di intercettazione più efficiente.

In un incontro avvenuto a Bonn nel 1994 i paesi partecipanti all'ILETS hanno concordato un documento contenente linee guida politiche, a cui era allegata una lista di "international user requirements" (IUR 1.0 o IUR 95). Tale lista stabiliva i requisiti da richiedere ai diversi operatori nel settore delle telecomunicazioni al fine di semplificare il processo di intercettazione. Questi IUR 1.0 servivano Πanche se non ufficialmente Πcome base per la risoluzione del Consiglio del 17 gennaio 1995 sull'intercettazione legale delle telecomunicazioni. Sulla scorta di questi provvedimenti si sono svolti altri incontri di esperti sul tema IUR e sulla loro possibile conversione ed adeguamento al nuovo sistema di telecomunicazione.

Gruppo TREVI

Nell'ambito del gruppo TREVI i ministri della Giustizia e dell'Interno degli Stati CE hanno discusso, prima dell'entrata in vigore del trattato di Maastricht (che introduceva con il TUE le disposizioni sulla cooperazione nel settore giudiziario e degli affari interni) questioni inerenti la sicurezza interna. Il gruppo TREVI non è più attivo, in quanto nel frattempo i temi di interesse sono stati trasferiti nelle competenze dei singoli gruppi di lavoro del Consiglio (RAG).

Per il settore di interesse nel caso specifico sono da citare principalmente due gruppi di lavoro del Consiglio: il gruppi di lavoro del Consiglio "Assistenza giudiziaria in materia penale" che ha elaborato, nell'ambito della cooperazione nel settore giudiziario e degli affari interni, la convenzione sull'assistenza giudiziaria in materia penale, e il gruppo di lavoro "Cooperazione in materia di polizia", che si è occupato di questioni riguardanti l'intercettazione legale delle telecomunicazioni, ivi inclusa la sorveglianza dei nuovi sistemi di comunicazione (telefonia mobile, Internet, e-mail); quest'ultimo gruppo si è occupato anche dell'allineamento degli standard dei requisiti richiesti dalle autorità di sorveglianza delegate dalla legge agli operatori di rete e ai fornitori di servizi di telecomunicazione.

"ENFOPOL"

Il termine "ENFOPOL" non designa, contrariamente alla convinzione di numerosi autori, un gruppo di lavoro o un'organizzazione, ma è un'abbreviazione che designa documenti di lavoro in materia di polizia o di perseguimento penale, così come il gruppi di lavoro del Consiglio "Cooperazione in materia di polizia"273. I rispettivi documenti non hanno titolo ENFOPOL, ma sono classificati in base ad esso.

NOTE

266 GU C 329 del 4.11.1996.

267 N. 10.037/95 ENFOPOL 112, non pubblicato. In relazione al contenuto, cfr. la risposta scritta del Ministro austriaco degli Interni, Karl Schlögel all'interrogazione parlamentare dell'on. Alexander Van der Bellen; 4739/AB XX.GP.
http://www.parlament.gv.at/pd/pm/XX/AB/his/047/AB0479_.html

268 Così si è esplicitamente espresso il Ministro degli Interni austriaco Karl Schlögel (cfr; nota precedente); nebulosa la risposta fornita del Presidente in carica del Consiglio Michiel Patijn all'interrogazione orale di Jonas Sjödstaedt H-0330/97 durante il tempo delle interrogazioni del 14.5.1997, secondo cui "tali norme" (si riferisce ai requisiti contenuti nella risoluzione del Consiglio del 17.1.1995) sarebbero state sottoscritte anche da Stati Uniti, Canada, Australia e Norvegia.

269 A4-0243/99.

270 Risoluzione legislativa recante il parere del Parlamento europeo del 7.5.1999, GU C 279 dell'l 1.10.1999, pag. 498. 271 Atto del Consiglio del 29 maggio 2000 che stabilisce, conformemente all'articolo 34 del trattato sull'Unione europea, la convenzione relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione europea; GUCE 2000 C 197/1, art. 17 e segg

272 Per il contenuto cfr. la risposta scritta del ministro austriaco degli Interni Schlögel all'interrogazione parlamentare dell'on. Van der Bellen; 4014/AB XX.GP. http://www.parlinkom.gv.at/pd/pm/XX/AB/texte/AB04014_.html

273 Così cita la risposta orale del ministro austriaco degli Interni Schlögel all'interrogazione parlamentare dell'on. Van der Bellen; 4739/AB XX. GP. http://www.parlinkom.gv.at/pd/pm/XX/AB/texte/040/AB04014_.html ;

altrettanto è riportato in Campbell ILETS, dietro ENFOPOL 98, http://heise.de/tp/deutsch/special/enfo/6396/1.html


ALLEGATO IV

RIEPILOGO DEI SERVIZI DI INFORMAZIONE E AUTORITÀ DI CONTROLLO PARLAMENTARI
DEGLI STATI MEMBRI E DEGLI STATI UKUSA



StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
AUSTRIAHeeresnach- richtenamt (HnA)

Abwehramt (AbwA)

Servizio militare di informazione

Dipendono dal ministero della Difesa
§ 20 Abs 3
Militärbe- fugnisgesetz (MBG) BGBl I
86/2000"
Informazioni di tipo militare nell'ambito del servizio di informazione; intervento contro attività che minacciano la sicurezza dall'estero Sottocommissione parlamentare:

Sottocommissione permanente della Landesver- teidigungs-Ausschuss (commissione di difesa) preposta al controllo delle misure del servizio di informazione per la sicurezza della difesa militare del paese (14 membri, tutti i partiti in Parlamento devono essere rappresentati)

1 Garante per la tutela giuridica
Sondereinheit für Observation (SEO)

Servizio civile di informazione

Dipende dal ministero dell'Interno
§§ 6, 14, 15

Sicherheitspolizei- gesetz
(SPG, BGBl 566/1991 idgF);

Sondereinheiten- Verordnung
(BGBl II 207/1998)
Salvaguardia della sicurezza pubblica; controspionaggio sul territorio nazionale; tutela dei principi sanciti dalla costituzione; lotta ai movimenti estremisti, al terrorismo e alla criminalità organizzata Sottocommissione parlamentare:

Sottocommissione permanente della Ausschuss für innere Angelegen- heiten (commissione per gli affari interni) preposta al controllo delle misure volte alla tutela delle istituzioni costituzionali e della relativa capacità d'agire (14 membri, tutti i partiti in Parlamento devono essere rappresentati)

1 Garante per la tutela giuridica

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
BELGIOService Général du Renseignement et de la Sécurité des Forces armöes (S.G.R.)

Servizio militare di informazione e di sicurezza

Dipende dal ministero della Difesa nazionale
Loi du 30 novembre 1998 organique des services de renseignement et de sécurité "Raccolta di informazioni e di dati nei settori militare, politico, economico e tecnologico- scientifico, salvaguardia della sicurezza delle strutture militari e del personale militare Comité permanent de contrôle des services de renseignements et de sécurité (Comité permanent R), (Comitato permanente di controllo dei servizi di informazione e di sicurezza)

Costituito da tre membri nominati dal Senato; non possono espletare alcun mandato che venga assunto tramite elezione, e nessun'altra attività che potrebbe pregiudicare la loro indipendenza

Service d'enquêtes des services de renseignements (servizio di indagine dei servizi di informazione)
aggiunto al Comité permanent R, membri nominati dal Comité
Sûreté de l'Etat(V.S.)

Servizio civile di informazione e di sicurezza

Dipende dal ministero della Giustizia
Loi du 30 novembre 1998 organique des services de renseignement et de sécurité Salvaguardia della sicurezza interna ed esterna, controspionaggi, osservazione dell'estremismo politico 

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
DANIMARCAForsvarets Efterretnin- gstjeneste (FE(T))

"Servizio segreto di difesa "

Dipende dal ministero della Difesa
Lov om forsvarets formål, opgaver og organisation m.v.
Lov 909 af 8/12/1993

["Legge quadro", laddove il FE(T) non è citato]

[nel prossimo futuro sarà approvata una nuova legge in materia di FET & PET]
Raccolta e valutazione di informazioni segrete di importanza determinante per la difesa su CSI, Europa centrale e orientale nei settori militare, politico, economico, tecnologico-scientifico, nonché SIGINT;decrittazione

Personale & bilancio: Informazioni riservate

2 commissioni di controllo:

Kontroludvalget vedrørende Politiets og Forsvarets efterretningstjenester (Wamberg-udvalget)
(composta di funzionari e avvocati) nominata dal Ministro della Giustizia

Udvalget vedrørende efterretnings- tjenesterne
commissione parlamentare (composta di 5 membri del Folketing)
Politiets Efterretnin- gstjeneste (PET)

"Servizio segreto del corpo di polizia"

Dipende dal ministero della Giustizia
Nessuna legislazione specifica

[nel prossimo futuro sarà approvata una nuova legge in materia di FET & PET]
Controspionaggio, prevenzione di e interventi contro attività che potrebbero pregiudicare la sicurezza del paese: spionaggio, terrorismo, ecc.; sicurezza del governo e della famiglia reale

Personale: circa 370 unità (1998) Bilancio: informazione riservata
 

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
FINLANDIAPääesikunnan
Tiedusteluosasto

"Divisione militare di informazione dello stato maggiorefinlandese"

Sotto l'autorità del ministero della Difesa
Laki puolustusvoimista
N:o 402/1974 2§
"Legge sulle forze di difesa" (divisione per le informazioni non menzionata)
Sorveglianza del territorio del paese, delle zone di mare e dello spazio aereo in cooperazione con altre autorità preposte alla sorveglianza, garantendo l'integrità territoriale dello Stato

Nessun organo specifico di controllo

Il ministro della Difesa presenta al mediatore parlamentare una relazione annuale sull'intercettazione
Suojelupoliisi
(SUPO)

"Pubblica sicurezza finlandese"

Sotto l'autorità del ministero dell'Interno
Laki poliisin hallinnosta N:o 110/1992, 1§, 10§ 1. ja 2. momentti Asetus poliisin hallinnosta N:o 158/1996 8§

Laki poliisin henkilörekistereistä N:o 509/1995 23§, 9§

"Legge e decreto sull'amministrazione del corpo di polizia",
"Legge sui dati personali del corpo di polizia"
Controspionaggio; attività di disturbo che potrebbero pregiudicare la sicurezza nazionale della Finlandia e le relazioni internazionali, interventi antiterrorismo, lavoro di prevenzione mirato alla sicurezza Nessun organo specifico di controllo;

Il corpo di polizia deve segnalare tutti i casi di intercettazione al ministro degli Affari interni, che sottopone al mediatore parlamentare una relazione annuale
Tullin tiedusteluyksikkö
"Sezione per le informazioni delle dogane finlandesi"

Ministero delle Finanze
Tullilaki N:o 1466/1994
"La legge in materia di dogane"
Raccolta e analisi di dati intese a prevenire e scoprire reati a danno delle dogane, fornendo loro le rispettive unità per l'impiego Nessun organo specifico di controllo

Le dogane devono segnalare tutti i casi di intercettazione alla commissione nazionale delle dogane e al ministero degli Affari interni, che sottopone al mediatore parlamentare una relazione annuale

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
FRANCIADirection générale de la sécurité extérieure (DGSE)

Dipende dal ministero della Difesa
 
 
 
 
Direction du renseignement militaire (DRM)

Dipende dal ministero della Difesa
 Raccolta di dati del servizio di informazione importanti sotto il profilo politico, militare, economico e tecnologico-scientifico

Ricerca e analisi delle informazioni attinenti alla sicurezza della Francia
Controspionaggio (al di fuori del territorio nazionale)

4 100 persone; 1,7 Mia FF



Fornisce le informazioni di tipo militare necessarie all'esercito 1 700 persone, 90 Mio FF, sicurezza militare interna, appoggio all'esercito

Al momento non esiste alcun organo specifico di controllo parlamentare (l'istituzione di tale organo è in fase di discussione; la commissione di difesa dell'Assemblea nazionale ha avanzato due volte la proposta in merito alla creazione di una commissione di controllo; nn. 1951 e 2270)

Commission nationale de contrôle des interceptions de sécurité (esclusivamente controllo di intercettazioni effettuate tramite collegamento ai cavi) Vi fanno parte, tra l'altro, 1 deputato e 1 senatore
Direction de la surveillance du territoire (DST)

Servizio civile d'informazione

Dipende dal ministero dell'Interno
Décret n°82-1100 du 22 décembre 1982
Controspionaggio su territorio francese

1 500 persone; salvaguardia della sicurezza pubblica, controspionaggio su territorio nazionale
  

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
GERMANIABundesnachrichten- dienst (BND)

Dipende dal Cancelliere
Gesetz über den Bundesnachrichten- dienst (BNDG), BGBl 1990 I 2954 idgFRaccolta e analisi di informazioni sull'estero, che sono importanti sotto il profilo della politica estera e di sicurezza


Parlamentarisches Kontrollgremium (PKGR)

Autorità di controllo parlamentare per i 3 servizi segreti, composta di 9 deputati del Bundestag

 

G 10-Kommission

Non soggetta ad istruzioni; può, ma non deve necessariamente essere costituita da deputati; 4 membri nominati dal PKGR
Bundesamt für Verfassungsschutz (BfV)

Dipende dal ministero dell'Interno
Gesetz über die Zusammenarbeit des Bundes und der Länder in Angele- genheiten des Ver- fassungsschutzes und über das Bundesamt für den Verfassungs- schutz (BVerfSchG, BGBl 1090 I 2954) Raccolta e analisi di informazioni relative ad azioni che minacciano la sicurezza e in merito ad attività dei servizi di informazione generici sul territorio nazionale  
Militärischer Abschirmdient (MAD)

Dipende dal ministero della Difesa
Gesetz über den militärischen Ab- schirmdienst (MADG)
BGBl 1990 I 2954 idgF
Sicurezza dell'efficienza dell'esercito, salvaguardia della sicurezza delle strutture militari e del personale militare 

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
GRECIA Ethniki Ypiresia Pliroforion (EYP)
"Servizio nazionale di informazione"

Sotto l'autorità del KYSEA (Consiglio nazionale della sicurezza: Primo ministro + ministri degli Affari esteri e della Difesa nazionale)
Legge 1645/86
Servizio nazionale di informazione (Ethniki Ypiresia Pliroforion)
-Raccolta ed elaborazione di informazioni attinenti alla sicurezza nazionale del paese (informazioni relative a crimine organizzato, terrorismo, nonché in capo militare, economico e politico); inoltro alle autorità competenti
-Controspionaggio; osservazione di attività di funzionari dei servizi di informazione esteri che agiscono contro il paese

Commissione parlamentare speciale per la tutela della segretezza delle comunicazioni. Nessun particolare diritto di controllo. Composizione: 1 Vicepresidente del Parlamento, 1 deputato per gruppo politico, 1 esperto su questioni legate alle comunicazioni
Organismo per la tutela dei dati personali

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
IRLANDAGarda Síochána
(pubblica sicurezza) si occupa di questioni relative alla sicurezza nazionale

La polizia dipende dal Ministro della Giustizia
Diritto di intercettazione basato su Interception of Postal Packets and Telecommunications Messages (Regulation) Act 1993 Intercettazione autorizzata negli interessi della sicurezza dello Stato
Joint Committee on Justice, Equality and Women™s Rights (commissione congiunta per la giustizia, l'uguaglianza e i diritti delle donne):
ha la responsabilità del contesto generale dei diritti civili
Intelligence Staff

Interessi legati alla sicurezza nazionale dell'Irlanda (soprattutto IRA), sicurezza dell'esercito nazionale, sviluppi tecnologici di forze armate straniere
Non esiste una specifica autorità di controllo

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
ITALIAServizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI)
Servizio informazioni operative segrete (SIOS
)
Dipendono dal ministro della Difesa;
designa il direttore del servizio e gli alti funzionari
L. 24 ottobre 1977, n. 801, art. 4 Istituzione e ordinamento dei servizi per le informazioni e la sicurezza e disciplina del segreto di StatoCompiti di informazione e di sicurezza per la difesa, a livello militare, dell'indipendenza e dell'integrità dello Stato
Controspionaggio Raccolta di informazioni estere in merito a questioni politiche, militari, economiche e tecnologico- scientifiche

Commissione parlamentare
(4 deputati+ 4 senatori)
Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE)

Direzione investigazioni antimafia (DIA)

Dipendono dal ministro dell'Interno;
designa il direttore dei servizi e gli alti funzionari
L. 24 ottobre 1977, n. 801, art. 6 Istituzione e ordinamento dei servizi per le informazioni e la sicurezza e disciplina del segreto di StatoCompiti di informazione e di sicurezza per la difesa dello Stato democratico e delle sue istituzioni

Informazioni su tentativi che minacciano la sicurezza sul territorio nazionale
Controspionaggio, misure antiterrorismo e di lotta alla criminalità organizzata

Il governo presenta al Parlamento una relazione semestrale sulla politica in materia di informazioni e sicurezza

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
LUSSEM-
BURGO
Service de Renseignement

Servizio nazionale di informazione e di sicurezza

Sotto l'autorità del ministro di Stato (= presidente del governo)
Loi concernant la protection des secrets intéressant la sécurité extérieure de l'État du 30 juillet 1960Garantire la protezione dei segreti di cui all'art. 120 acties del codice penale* e ricercare le informazioni importanti per la salvaguardia della sicurezza esterna delGranducato di Lussemburgo e degli Stati con i quali è stato concluso un accordo regionale in prospettiva di una difesa comune

* "infrazioni commesse a danno del Granducato di Lussemburgo"

Nessun controllo Parlamentare

(il controllo di ogni forma di comunicazione allo scopo di individuare le infrazioni commesse contro la sicurezza dello Stato richiede l'autorizzazione di una commissione formata dal presidente della Cour supérieure de Justice, dal presidente del Comité du contentieux du Conseil d'Etat e dal presidente della Chambre des comptes)

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
PAESI
BASSI
Militaire Inlichtingendienst MID, ossia il recente MIVD

Dipende dal Ministero della Difesa
Wet op de inlichtingen- en veiligheidsdiensten
Legge 635/87 del 3 dicembre 1987, ultima modifica legge 194/1999 del 19 aprile 1999.


[È attualmente in fase di discussione una legge completamente nuova]
Servizio militare di informazione; raccolta di informazioni su eserciti stranieri
si
Tweede- Kamercommissie voor de Inlichtingen- en veiligheidsdiensten
"Commissione della seconda Camera per i servizi di informazione e di sicurezza nazionale"

Commissione parlamentare (4 membri:
i presidenti dei 4 maggiori partiti)
Binnenlandse Veiligheidsdienst
(BVD ossia il recente AIVD)

Dipende dal Ministero degli Affari interni
Servizio di sicurezza nazionale, lotta all'estremismo di destra e di sinistra
Controspionaggio


StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
PORTO-
GALLO
Serviçio de Informações Estrarégicas de Defesa e Militares (SIEDM)

Dipende dal ministero della Difesa
Legge 30/84 del 5 settembre 1984, modificata dalle leggi n. 4/95 del 21 febbraio 1995, n. 15/96 del 30 aprile 1996, nonché dalla legge n. 75-A/97 del 22 luglio 1997Servizio di informazione per l'estero; servizio di informazione strategico attinente a questioni di carattere politico, militare ed economico
Conselho de Fiscalização dos Serviços de Informações (CFSI).
È composto da tre cittadini eletti dalla Assembleia da República (parlamento nazionale) con un mandato quadriennale.

L'Assemblea República può chiedere un'audizione dei direttori del SIS e del SIEDM in seno ad una commissione parlamentare
Serviço de Informações de Seguranca (SIS)

Dipende dal ministero degli Affari interni

Servizio di sicurezza per questioni interne;
protezione della costituzione (nessun potere esecutivo);
raccolta e analisi di informazioni relative ad attività criminose e contro lo Stato


StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
SPAGNACentro Superior de Información de la Defensa (CESID)

Sotto l'autorità del ministero della Difesa
R.D. 2632/1985 de 27.12.1985
(BOE 20.01.1986)
Estructura interna y relaciones del Centro Superior de la Defensa;

modif. par
R.D. 266/1996 de 16.02.1996
Modif. de la estructura organica del CESID
Servizio di informazione estero e nazionale;
raccolta di informazioni di carattere politico, economico, tecnologico-scientifico e militare;
servizio di informazione estero, controspionaggio all'interno e al di fuori del territorio nazionale
si
Nessun organo specifico di controllo;
controllo generale parlamentare in qualità di organi di governo da parte di commissioni parlamentari
Dirección General de la Guardia Civil (GC)

Sotto l'autorità del ministero della Difesa e del ministero degli Affari interni

 

 

 

L.Org. 2/1986 de 13.03.1986 (BOE 14.03.1986) de Fuerzas y cuerpos de seguridad
Autorità spagnola centrale di pubblica sicurezza paramilitare comprendente il servizio di informazione di pubblica sicurezza;
lotta alla criminalità organizzata;
proliferazione sul territorio nazionale

Dirección General de la Policia

Sotto l'autorità del ministero degli Affari esteri
Autorità spagnola centrale di pubblica sicurezza comprendente il servizio di informazione di pubblica sicurezza;
servizio di informazione nazionale ed estero formazioni
terroristiche e fondamentalismo islamico in Medio Oriente e nel Nord Africa


StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
SVEZIASäkerhetspolisen
(SÄPO)

Servizio civile d'informazione e di sicurezza

Sotto l'autorità del Ministro della Giustizia
Polislag (1984:387) Förordning (1989:773) med instruktion för Rikspolisstyrelsen

"Legge in materia di polizia (1984:387)
Il regolamento (1989:773) con la direttiva per la commissione nazionale di polizia"
Responsabilità:
- Controllo della sicurezza
- Controspionaggio
- Antiterrorismo
- "Tutela della costituzione"

Organico nel 1999:
circa 800 unità.

Bilancio 1995: 475 milioni di SKR (55,7 milioni di euro)

Commissione nazionale di polizia costituita da 5deputati, da 2 membri del personale e dal commissario nazionale di polizia.

Registernämnd, composta da un massimo di 8 membri.
Al momento è formata da due "magistrati",
due deputati, un avvocato e un esperto.

Entrambi gli organi riferiscono al governo in merito al loro operato
Militära
Underrättelse och
Säkerhetstjänsten
(MUST)


"Direzione militare per le informazioni e la sicurezza"
Fa parte del comando militare svedese.

Servizio militare di informazione e di sicurezza;

Sotto l'autorità del Ministro della Difesa
Legge 2000:130 e regolamento 2000:131 sul servizio militare di informazioneRaccolta e analisi di informazioni segrete di carattere militare o politico;
controspionaggio;
misure antisovversive, antisabotaggio e antisommossa;
protezione dell'esercito e dell'industria degli armamenti

Försvarets underrättelsenämnd
Commissione di controllo per il servizio d'informazione della difesa, composto in parte di deputati
Försvarets Radioanstalt (FRA)

Unità speciale indipendente (stazione radio)
 Informazioni militari e non militari, decrittazione di comunicazioni; sorveglianza radar
si


StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
REGNO UNITOGoverment's Communication Headquarters
(GCHQ)


Dipende dal ministero degli Esteri
Intelligence Services Act 1994Spionaggio all'estero/ istruzione del servizio di informazione all'estero;
SIGINT in campo politico, economico, tecnologico-scientifico e militare
si
The Security Service
Commissioner
è nominato dal Primo Ministro, giudice o ex giudice di grado elevato

 

The Investigatory Powers Tribunal

 

The Intelligence and Security Committee (ISC)
La commissione è composta da 9 membri (Camera dei Comuni + Camera dei Lords, nessuno dei quali deve essere un ministro della Corona) nominati dal Primo Ministro.
Secret Intelligence Service (SIS) = MI6

Dipende dal ministero degli Esteri
Intelligence Services Act 1994Raccolta di informazioni su attività dei servizi di informazione ed avvenimenti politici all'estero
Secret Security Service = MI5,

Dipende dal Ministro dell'Interno
Security Services Acts 1989 and 1996Acquisizione di informazioni al fine di garantire la sicurezza nazionale; controspionaggio, misure contro movimenti estremisti (compresa l'IRA), antiterrorismo, e antisovversive
The Security Service Commissioner

 

The Intelligence and Security Committee
Defense Intelligence Staff (DIS)

Dipende dal Ministro della Difesa

Sostegno alla sicurezza militare;
valutazione e analisi di informazioni di carattere militare, politico, tecnologico- scientifico ed economico



StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
USACentral Intelligence Agency (CIA)National Security Act 1947Raccolta di intelligence a livello mondiale;
controspionaggio all'estero,
responsabilità centrale per tutte le questioni legate ai servizi d'informazione negli USA

Senate: Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House of Representatives: House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)
Defense Intelligence Agency (DIA)
Istituita dalla Directive 5105.21 del 1961 del Ministro della Difesa
Executive Order 11905 del 1976
DoD Directive 5105.21
1978 Executive Order 12036
1981 Executive Order 12333
Competente per la messa a disposizione di informazioni militari alle truppe operative e agli organi decisionali presso il Ministero della Difesa e il governo
Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)
National Security Agency (NSA)Executive Order 12333 of 4 December 1981Competente per la sicurezza dei sistemi d'informazione USA, in particolare per il criptaggio;
Competente per l'intercettazione delle comunicazioni all'estero
si
Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)
National Imagery and Mapping Agency (NIMA)National Imagery and Mapping Agency Act of 1996.Competente per la messa a disposizione di foto e carte e loro interpretazione;
Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)
National Reconnaissance Office (NRO)

 

Competente per lo sviluppo e l'impiego di sistemi satellitari di spionaggio (SIGINT, foto)


 

Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)
US Army Intelligence
(z.B Deputy Chief of Staff for Intelligence, Intelligence and Security command (INSCOM)
Executive Order 12333
(December 4,1981)
Raccolta di informazioni e analisi in campo militare; elaborazione di progetti e sistemi per l'intelligence militare e la guerra elettronica
si
Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)
Marine Corps Intelligence Activity (MCIA)

National Maritime Intelligence Center (NMIC)
Executive Order 12333
(December 4, 1981)
Intelligence per la Marina; ricognizione militare ed elaborazione di criptaggi e dispositivi elettronici da guerra
si
Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)
Office of Naval Intelligence (ONI)Executive Order 12333
(December 4, 1981)
Intelligence per la Marina - questioni marittime,
Analisi di flotte estere, raccolta di dati sul sistema di ricognizione degli oceani, su piattaforme e sistemi di armi sottomarini
si
Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)
Air Intelligence Agency (AIA)Executive Order 12333
(December 4, 1981)
Intelligence per laAirforce, ricognizione militare
si
Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)
Federal Bureau of Investigation (FBI)Title 28, United States Code (U.S. Code),
Section 533 istituito nel 1908; nome dal 1935.
Controspionaggio;
Polizia federale;

Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)
Drug Enforcement AdministrationExecutive Order on July 1, 1973Raccolta di informazioni su droga e riciclaggio di denaro all'interno e all'estero
Senate Select Committee on Intelligence (SSCI)

House Permanent Select Committee on Intelligence (HPSCI)

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
CANADACommunication Security Establishment (CSE);

coadiuvato da
Canadian Forces Supplementary Radio System
(CFSRS)
Il mandato formale è riservato, probabilmente avallato dal GabinettoConsulenza a governo ed economia su questioni legate alla sicurezza di trasmissione ed elaborazione dati (Infosec), sviluppo di sistemi di criptaggio
si
Autorità di controllo non autonoma (controllo solo tramite Auditor General e il Ministro della Difesa che risponde al Parlamento)
Canadian Security Intelligence Service (CSIS)

Dipende dal Ministro degli Interni
Canadian Security Intelligence Service Act (CSIS Act) aus 1984Controspionaggio, lotta contro le azioni di sabotagggio e il terrorismo internazionale nel Paese
The Security Intelligence Review Committee (SIRC)

Organo indipendente, composto di 5 membri, che non sono deputati
Director General Intelligence Division
(parte del Deputy Chief of the Defence Staff)

Dipende dal Ministro della Difesa

 

Intelligence in campo militare



StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
AUSTRALIADefence Signals Directorate (DSD)

Dipende dal Ministro della Difesa

Raccolta e diffusione di signal intelligence;
Messa a disposizione di prodotti per la sicurezza delle informazioni (Infosec) a governo e militari.

Inspector General of Intelligence and
Security (IGIS)

(nominato dal Primo Ministro)
Defence Intelligence Organisation (DIO)

Dipende dal Ministro della Difesa

Raccolta e valutazione di informazioni e intelligence a carattere strategico e militare
Inspector-General of Intelligence and Security (IGIS)
Australian Secret Intelligence Service (ASIS)

Servizio d'informazione -estero

Dipende dal Ministro degli Esteri

Raccolta di informazioni sull'estero, in partic. Sudest asiatico, nell'interesse della sicurezza nazionale, dell'economia e delle relazioni esterne
Inspector-General of Intelligence and Security (IGIS)
Australian Security Intelligence Organisation (ASIO)The Australian Security Intelligence Organisation Act 1979 (the ASIO Act)Protezione contro la violenza politicamente motivata; sicurezza personale e materiale;
Lotta contro il terrorismo internazionale e il trasferimento illegale di tecnologia

Parliamentary Joint Committee on the Australian Security Intelligence Organization

Inspector-General of Intelligence and Security (IGIS)
Office of National Assessments

Organo indipendente

Office of National Assessments Act 1977Riferisce al Primo Ministro
Inspector-General of Intelligence and Security (IGIS)

StatoServizio di informazioneBase giuridicaCompitiCapacità SIGINTAutorità di controllo
NUOVA ZELANDAGovernment Communications Security Bureau (GCSB)

Dipende dal Primo Ministro
Istituito nel 1977;
manca ancora la base giuridica;
è già stato presentato un progetto in Parlamento
(Government Communications Security Bureau Bill)
Acquisizione di informazioni sull'estero;
sicurezza delle comunicazioni, sicurezza dei computer e delle informazioni (Infosec);
sicurezza tecnica
si
Inspector-General of Intelligence and Security




Intelligence and Security Committee

(Primo Ministro, capi dell'opposizione, 3 deputati)
New Zealand Security Intelligence Service (SIS)

Servizio d'informazione Πinterni

Dipende dal Primo Ministro
New Zealand Security Intelligence Service Act 1969Controspionaggio, proterzione contro il terrorismo e la violenza politicamente motivata, sensibilizzazione del mondo scientifico e industriale su spionaggio industriale e trasferimento illegale di tecnologia

External Assessments Bureau (EAB)

Servizio d'informazione - estero

Dipende dal Primo Ministro

Analizza sviluppi politici ed elabora relazioni su avvenimenti e tendenze di carattere politico ed economico

Directorate of Defense Intelligence and Security (DDIS)

Servizio d'informazione mitlitare;

Dipende dal Ministro della Difesa

Servizio d'informazione militare;
raccolta di dati rilevanti ai fini militari, soprattutto nella regione pacifico-asiatica; analisi di informazioni tattico-strategiche