I COOKIES DI ORWELL

Un’agenzia di marketing intende analizzare i dati degli utenti in modo personalizzato

Il timore che da tempo nutrivano i tutori dei dati personali oggi è divenuto realtà. La più grande agenzia di marketing on-line al mondo, Double Click, intende compiere un’analisi in grande stile del comportamento degli utenti di Internet — e non più in modo anonimo. I profili degli utenti verrebbero incrociati, per la prima volta, con i dati identificativi degli interessati. L’obiettivo è la creazione di un archivio contenente nomi, indirizzi, età e abitudini di consumo.

Il metodo è semplice: la maggioranza delle pagine Internet contiene files di riconoscimento nascosti, i cosiddetti cookies, che si installano sull’hard-disk dell’utente a sua insaputa. Grazie ai cookies, il proprietario della pagina in questione può stabilire, fra l’altro, la frequenza con cui una certa pagina viene visitata da un determinato utente. I circa 100 milioni di cookies che Double Click ha messo in circolazione negli ultimi anni verrebbero oggi "personalizzati" con un espediente assai semplice. Se l’utente comunica il proprio nome reale su una qualsiasi delle pagine gestite dalla società, il suo anonimato viene infranto a livello generale.

Chi naviga per Internet non può stabilire quali pagine siano gestite dalla società. Dopo la fusione con Abacus, nel novembre dello scorso anno, Double Click può analizzare anche i due milioni di profili-cliente derivanti dalle attività di commercio elettronico di quest’ultima società. Gruppi per la difesa dei diritti civili, come l’Electronic Privacy Information Center, protestano con forza contro tale iniziativa, anche perché fino a pochi mesi orsono la Double Click aveva assicurato di non avere intenzione di creare profili della clientela. Jason Catlett, della Junkbusters (www.junkbusters.com), consiglia a tutti gli utenti di Internet di scaricare dalla home page della sua società un programma che impedisce questo tipo di interventi. Lo stesso risultato si ottiene comunque escludendo l’opzione "accetta cookies" nella configurazione dei programmi di navigazione.

(Ndr: articolo pubblicato sulla Suddeutsche Zeitung del 1 febbraio 2000)