PROTEZIONE DEI DATI
NELL'UNIONE EUROPEA

Dialogo
con i cittadini e le imprese: una guida della Commissione Europea


INDICE
* Introduzione
* La legislazione europea sulla protezione dei dati
* Norme cui i Responsabili del trattamento devono attenersi
* I diritti delle persone interessate
* Cosa fare in caso di violazione dei diritti
* Trasferimenti di dati a Paesi terzi
* Indirizzi e numeri utili

Bruxelles, 15 maggio 2001

INTRODUZIONE

Ognuno ha il diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, della propria casa e della propria corrispondenza.

- Convenzione europea per la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali

Le informazioni relative alle persone, denominate ‘dati personali', vengono raccolte e utilizzate in molti ambiti della vita quotidiana. Una persona fornisce i propri dati personali quando, ad esempio, si iscrive ad una biblioteca, sottoscrive l'abbonamento ad una palestra, apre un conto in banca, ecc. I dati personali possono essere raccolti direttamente dalla persona o dalla base di dati esistente e possono essere utilizzati, successivamente, per altri scopi e/o comunicati a terzi. Con dati personali si intende qualsiasi dato che identifichi una persona, come il nome, il numero di telefono o una fotografia.

I progressi registrati dall'informatica unitamente alle nuove reti di telecomunicazione consentono ai dati personali di circolare oltre frontiera con maggiore facilità. Ne consegue che i dati concernenti i cittadini di uno Stato membro vengono a volte trattati in altri Stati membri dell'Unione. Poiché i dati personali vengono raccolti e scambiati con maggiore frequenza, è necessario regolamentarne il trasferimento.

In generale, le leggi nazionali riguardanti la protezione dei dati esigono buone pratiche di gestione dei dati da parte delle entità responsabili del trattamento, i cosiddetti "responsabili del trattamento". Tra tali pratiche figura l'obbligo di trattare i dati in modo equo e sicuro e di utilizzare i dati personali per scopi espliciti e leciti. Le leggi nazionali garantivano inoltre una serie di diritti per le persone, come il diritto di essere informati su quando i propri dati personali venivano trattati e il motivo di tale trattamento, il diritto di accedere ai dati e, ove necessario, il diritto di richiederne la modifica o la cancellazione.

Sebbene le leggi nazionali sulla protezione dei dati mirassero a garantire gli stessi diritti, esistevano comunque alcune differenze. Tali differenze erano suscettibili di creare potenziali ostacoli alla libera circolazione delle informazioni, nonché oneri aggiuntivi a carico di operatori economici e cittadini. Alcune di esse erano: la necessità, in vari Stati membri, di iscriversi o essere autorizzati al trattamento dei dati da parte delle autorità di controllo, la necessità di rispettare diverse norme e la possibilità di vedere limitato il trasferimento dei dati ad altri Stati membri dell'Unione. Inoltre, alcuni Stati membri non disponevano di leggi sulla protezione dei dati.

Per tali motivi, è stato necessario agire a livello europeo mediante l'emanazione di direttive comunitarie.

LA LEGISLAZIONE EUROPEA SULLA PROTEZIONE DEI DATI

Per eliminare gli ostacoli alla libera circolazione dei dati senza tuttavia ridurre la protezione dei dati personali, è stata elaborata la direttiva 95/46/CE (la direttiva sulla protezione dei dati) allo scopo di armonizzare le disposizioni nazionali in questo campo.

Pertanto, i dati personali di tutti i cittadini godranno di una protezione equivalente in tutta l'Unione. Ai quindici Stati membri dell'UE è stato chiesto di adeguare la propria legislazione nazionale alle disposizioni della direttiva fin dal 24 ottobre 1998.

La direttiva è una legge europea destinata agli Stati membri. In seguito all'approvazione di tale legge a livello europeo, ogni Stato membro è tenuto a garantire che essa venga applicata, in modo efficace, nell'ordinamento giuridico interno. La direttiva prescrive un risultato finale. Ogni Stato membro è libero di decidere le forme e i metodi di applicazione. In linea di principio, una direttiva entra in vigore mediante l'adozione di misure nazionali di attuazione (legislazione nazionale). Tuttavia, è possibile che, anche laddove uno Stato membro non abbia ancora attuato una direttiva, alcune delle sue disposizioni possano avere un effetto diretto. Ciò significa che, se una direttiva attribuisce alle persone diritti di tipo diretto, esse possono invocare la direttiva davanti al giudice senza doverne attendere l'attuazione nell'ordinamento nazionale. Inoltre, se le persone ritengono di aver subito perdite a causa della mancata corretta attuazione della direttiva da parte delle autorità nazionali, esse potranno iniziare un procedimento giudiziario e richiedere il risarcimento dei danni. Il risarcimento dei danni potrà essere ottenuto solo dai tribunali nazionali.

La direttiva sulla protezione dei dati si applica a "qualsiasi operazione o serie di operazioni eseguita sui dati personali", il cosiddetto "trattamento" dei dati. Tra tali operazioni figurano la raccolta di dati personali, la relativa memorizzazione, divulgazione, ecc. La direttiva si applica ai dati trattati mediante mezzi automatizzati (ad esempio una base di dati computerizzata di clienti), nonché ai dati che fanno parte o che si prevede faranno parte di "sistemi di archiviazione" non automatizzati in cui essi sono accessibili in base a criteri specifici. (Ad esempio, gli archivi cartacei tradizionali, come le schede con i dati dei clienti, in ordine alfabetico in base al nome).

La direttiva sulla protezione dei dati non si applica ai dati trattati per motivi puramente personali o attività domestiche (ad esempio un'agenda elettronica personale o un file con i particolari della famiglia e degli amici). Essa non si applica altresì a settori quali la pubblica sicurezza, la difesa o l'applicazione del diritto penale, che sono estranei alle competenze della Comunità e restano una prerogativa nazionale. In genere, è la legislazione nazionale ad occuparsi della protezione delle persone in questi settori.

Vi è inoltre la direttiva 97/66/CE, che si occupa specificamente della protezione della vita privata nel campo delle telecomunicazioni. Tale direttiva afferma che gli Stati membri devono garantire la riservatezza della comunicazione attraverso norme nazionali. Ciò significa che l'ascolto, l'intercettazione, la memorizzazione o altri tipi di interferenza o sorveglianza delle comunicazioni, non autorizzati, sono illeciti. Laddove sia prevista l'identificazione della linea chiamante, agli utenti deve essere data la possibilità di non aderire a tale servizio o non rivelare la propria identificazione al momento di una chiamata. Per contro, gli abbonati a questo servizio devono avere la possibilità di respingere la chiamate provenienti da persone che abbiano disattivato l'identificazione della propria linea chiamante. La direttiva stabilisce inoltre che, laddove esistano repertori di telecomunicazione elettronici o stampati, le persone hanno la facoltà di essere omesse dall'elenco, teoricamente in via gratuita.


CHI SONO LE PERSONE INTERESSATE ?
SIAMO TUTTI PERSONE INTERESSATE.

QUANDO PRENOTATE UN VOLO, PRESENTATE UNA DOMANDA D'ASSUNZIONE, USATE UNA CARTA DI CREDITO, NAVIGATE SU INTERNET, RENDETE NOTI ALCUNI DEI VOSTRI DATI PERSONALI.


NORME CUI I RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO DEVONO ATTENERSI

Chi sono i responsabili del trattamento?

I responsabili del trattamento sono le persone o gli enti "che determinano gli scopi e gli strumenti del trattamento", sia nel settore pubblico che privato. Un medico sarà di norma il responsabile del trattamento dei dati relativi ai suoi pazienti; una società sarà il responsabile del trattamento dei dati relativi ai propri clienti e dipendenti; un club sportivo sarà responsabile del trattamento dei dati relativi ai suoi membri e una biblioteca pubblica sarà responsabile del trattamento dei dati relativi ai propri utenti.

I responsabili del trattamento sono tenuti ad osservare vari principi. Tali principi non mirano solo a proteggere le persone interessate ma rappresentano anche una dichiarazione delle buone pratiche commerciali che contribuiranno ad un trattamento dei dati affidabile ed efficiente.

Ogni responsabile del trattamento deve attenersi alle norme di trattamento dei dati dello Stato membro in cui egli è stabilito anche se i dati trattati si riferiscono ad una persona residente in un altro Stato. Qualora il responsabile del trattamento non risieda nella Comunità (ad esempio una società straniera), egli dovrà attenersi alle leggi dello/degli Stato/i membro/i se l'apparecchiatura utilizzata per il trattamento (ad esempio un centro meccanografico) si trova all'interno della Comunità europea.

LE NORME SONO LE SEGUENTI:

  • I dati devono essere trattati in modo equo e legale.
  • Essi devono essere raccolti per scopi espliciti e leciti, ed utilizzati di conseguenza.
  • I dati devono essere pertinenti e non eccessivi in rapporto allo scopo per il quale vengono trattati.
  • I dati devono essere precisi e, se necessario, tenuti aggiornati.
  • I responsabili del trattamento sono tenuti ad adottare misure ragionevoli intese a consentire alle persone interessate di rettificare o cancellare i dati errati che le riguardano.
  • I dati che identificano le persone non devono essere conservati più a lungo del necessario.
  • La direttiva stabilisce che ogni Stato membro deve prevedere una o più autorità di controllo che sorveglino l'applicazione della direttiva stessa. Una delle responsabilità dell'autorità di controllo è mantenere un registro pubblico aggiornato in modo che il pubblico abbia accesso ai nomi di tutti i responsabili del trattamento e al tipo di trattamento da essi effettuato.
  • Come norma generale, tutti i responsabili del trattamento devono informare le autorità di controllo nel momento in cui viene effettuato il trattamento dei dati. Gli Stati membri possono prevedere la semplificazione o l'esonero dalla notifica in relazione ad alcuni tipi di trattamento che non comportino rischi particolari. L'esonero e la semplificazione possono essere concessi anche quando, in conformità alla legge nazionale, sia stato nominato dal responsabile del trattamento un funzionario indipendente incaricato della protezione dei dati. Gli Stati membri possono richiedere una verifica preventiva da parte dell'autorità di controllo prima di effettuare operazioni di trattamento dei dati che comportino rischi particolari. Spetta agli Stati membri determinare quale tipo di operazioni di trattamento comporta rischi particolari.

Quando possono essere trattati i dati personali?

I dati personali possono essere trattati (cioè raccolti e ulteriormente utilizzati) solo se:

  • La persona interessata ha fornito, in modo inequivocabile, il proprio consenso, cioè ha deciso liberamente e in maniera specifica dopo essere stato adeguatamente informata;
  • il trattamento dei dati è necessario per l'esecuzione di un contratto o per l'adesione ad un contratto richiesto dalla persona interessata, ad esempio il trattamento di dati a scopo di fatturazione o il trattamento di dati relativo ad una domanda di lavoro o a una richiesta di prestito;
  • il trattamento è imposto per legge;
  • il trattamento dei dati è necessario per proteggere un interesse essenziale per la vita delle persone interessate. Esempio: nel caso di un incidente automobilistico in cui la persona interessata abbia perso conoscenza, ai paramedici del pronto intervento è consentito fornire gli esami ematochimici se ciò sia ritenuto essenziale per salvare la vita della persona interessata;
  • il trattamento è necessario per eseguire attività di interesse pubblico ovvero attività svolte da autorità ufficiali (come il governo, le autorità fiscali, la polizia, ecc.);
  • infine, i dati possono essere trattati ogniqualvolta il responsabile del trattamento o un terzo abbia un interesse legittimo in tal senso. Tuttavia, tale interesse non può prevalere sull'interesse o i diritti e le libertà fondamentali della persona interessata, in particolare il diritto alla riservatezza. Tale disposizione stabilisce in pratica la necessità di trovare un equilibrio ragionevole tra l'interesse commerciale dei responsabili del trattamento e la vita privata delle persone interessate. Tale equilibrio viene prima valutato dai responsabili del trattamento sotto la supervisione delle autorità di protezione dei dati sebbene, ove necessario, la decisione finale spetti al tribunale.

Dati sensibili

Al trattamento dei dati sensibili si applicano norme molto restrittive: i dati relativi all'origine razziale o etnica, alle opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, l'appartenenza sindacale, nonché i dati relativi alla salute e alla vita sessuale. In generale, il trattamento di tali dati non è consentito. Eventuali deroghe sono ammesse solo in circostanze molto specifiche. Tra tali circostanze figurano il trattamento di dati quando la persona interessata abbia dato il proprio consenso esplicito, il trattamento imposto dal diritto del lavoro, i casi in cui sia impossibile ottenere il consenso della persona interessata (ad esempio, l'esame ematochimico alla vittima di un incidente stradale), il trattamento di dati resi manifestamente pubblici o il trattamento di dati relativi ai membri di associazioni sindacali, partiti politici o gruppi religiosi. Gli Stati membri possono prevedere ulteriori deroghe in alcuni casi, ad esempio per la protezione dell'interesse pubblico.

La direttiva si applica ai trasferimenti di dati su Internet?

Sarebbe alquanto illogico e privo di alcuna giustificazione giuridica escludere uno strumento di trasferimento così importante come Internet dal campo di applicazione della direttiva sulla protezione dei dati. Al contrario, l'enorme volume e la molteplice natura dei dati personali trasmessi attraverso Internet a livello mondiale, compresi i paesi senza una protezione adeguata, meritano un'attenzione particolare. La direttiva sulla protezione dei dati, pertanto, è tecnologicamente neutra: le sue disposizioni si applicano, indipendentemente dal mezzo tecnologico utilizzato per il trattamento dei dati personali. La direttiva si applica, ad esempio, alla raccolta invisibile di dati personali su Internet (ad esempio, i cosiddetti "cookies" utilizzati per determinare le singole abitudini di navigazione). Dall'altro lato, se i dati personali vengono raccolti in maniera "visibile", si potrebbe argomentare che una persona che trasferisca i propri dati abbia fornito il proprio consenso a tale trasferimento sempre che sia correttamente informata sui rischi che ciò comporta.

D. Una persona riceve regolarmente messaggi di posta elettronica non richiesti. Come può evitarlo dato che tali messaggi di posta elettronica provengono da molte fonti?

R. La persona ha il diritto di opporsi al trattamento dei suoi dati a scopo di invio di materiale pubblicitario. Inoltre, la persona può richiedere al proprio fornitore di servizi Internet di installare appositi filtri o contattare una delle associazioni che si occupano di impedire l'invio di messaggi di posta elettronica "spazzatura" (CAUCE, Privacy International, etc.). Esistono altri servizi che aiutano le persone ad impedire l'invio di messaggi di posta elettronica "spazzatura", ad esempio
www.spamfree.org.
Se il problema persiste, la persona può rivolgersi per iscritto alla propria autorità di controllo nazionale.


I DIRITTI DELLE PERSONE INTERESSATE

I soggetti interessati hanno il diritto di essere informati di qualsiasi trattamento di dati.

I responsabili del trattamento sono tenuti ad informarvi ogniqualvolta essi raccolgono dati personali che vi riguardano, a meno che non siate già stati precedentemente informati in merito. Avete il diritto di essere informati: dell'identità del responsabile del trattamento, degli scopi relativi al trattamento (talvolta occorre spiegare le categorie dei dati), il destinatario dei dati e i diritti specifici della persona interessata. Avete il diritto di essere informati se i dati sono stati ottenuti direttamente o indirettamente da terzi. Nell'ultimo caso possono essere ammesse eventuali deroghe qualora la fornitura di tali informazioni si dimostri impossibile o estremamente difficile.

Avete il diritto di accedere ai dati che vi riguardano

Avete il diritto di contattare il responsabile del trattamento per sapere se esistono trattamenti di dati che vi riguardano, riceverne una copia in forma intelligibile e ottenere tutte le informazioni disponibili sulla loro origine. Se i dati personali non sono precisi, o se sono stati trattati in modo illecito, avete il diritto di richiederne la rettifica o la cancellazione. In tal caso, la persona interessata può anche chiedere al responsabile del trattamento di informarne i terzi, ai quali siano stati precedentemente comunicati i dati inesatti, a meno che ciò non si dimostri impossibile. In alcuni casi, può essere richiesto un compenso ragionevole per la fornitura dell'accesso.

Dovete inoltre poter aver accesso alla logica su cui si basano le decisioni automatizzate.

Le decisioni che riguardano in modo significativo la persona interessata, quali la decisione intesa a concedere un prestito o stipulare un'assicurazione, potranno essere prese sulla base esclusiva del trattamento di dati automatizzato. Il responsabile del trattamento deve pertanto adottare misure di sicurezza adeguate, come dare la possibilità alla persona interessata di conoscere la logica su cui si basano i dati raccolti ovvero di contestare le decisioni basate su dati imprecisi.


Deroghe e restrizioni

Il diritto alla riservatezza può essere talvolta in contrasto con la libertà di espressione e, in particolare, la libertà di stampa e di comunicazione. Pertanto, è facoltà degli Stati membri stabilire, nell'ambito delle proprie leggi sulla protezione dei dati, eventuali deroghe allo scopo di trovare un equilibrio tra questi diritti così diversi ma egualmente fondamentali.

La legislazione nazionale potrà prevedere eventuali deroghe alle disposizioni della direttiva (tra di esse figurano l'obbligo di informare la persona interessata; la pubblicità delle operazioni di trattamento dei dati; l'obbligo di rispettare i principi fondamentali in materia di buona pratica di gestione dei dati). Tali deroghe sono ammesse se necessarie ai fini della sicurezza dello Stato, della difesa, della pubblica sicurezza, dell'applicazione del diritto penale ovvero per proteggere le persone interessate o i diritti e le libertà altrui. Inoltre, una deroga al diritto di accedere ai dati può essere concessa per i dati trattati per scopi scientifici o statistici.

 

COSA FARE IN CASO DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI?

D. Un fornitore di servizi di telecomunicazione ha fornito ad un'altra società informazioni sulla vostra anagrafica telefonica o di posta elettronica. Di conseguenza, voi ricevete telefonate o messaggi di posta elettronica non desiderati. Cosa potete fare ?

R. Se i dati personali sono stati raccolti solo a scopo di fatturazione e voi non avete acconsentito al loro ulteriore trasferimento, avete il diritto di opporvi al trasferimento dei vostri dati a terzi. Il primo passo dovrà essere di scrivere al vostro fornitore, spiegando chiaramente le vostre ragioni. Se non ricevete una risposta soddisfacente, potete contattare l'autorità di controllo nazionale.

D. Vi viene negato un prestito a causa di alcune imprecisioni presenti in un file della banca. Avete presentato una richiesta di accesso alla vostra banca per sapere quali informazioni sono state registrate sul computer della banca circa la vostra posizione creditizia. Tuttavia, la banca non ha risposto alla vostra richiesta di accesso. Avete fatto varie telefonate alla banca circa la vostra richiesta ma invano. Cosa dovete fare?

R. La direttiva stabilisce che avete il diritto di ottenere l'accesso "senza ritardo eccessivo" a qualsiasi dato personale che vi riguarda. Se i dati sono imprecisi, avete il diritto di rettificarli. Pertanto, se non ricevete alcuna risposta dalla banca entro un periodo di tempo ragionevole, potete rivolgervi direttamente all'autorità di controllo nazionale. Secondo la direttiva, l'autorità di controllo nazionale deve analizzare la vostra domanda ed informarvi sugli esiti.

D. Il vostro datore di lavoro ha comunicato la vostra scheda sanitaria alla vostra banca senza chiedere il vostro consenso. La scheda sanitaria conteneva informazioni il cui contenuto può spiegare i motivi per cui la vostra banca si rifiuta di concedervi un mutuo ipotecario. Avete diritto ad un risarcimento?

R. Avete diritto ad un risarcimento se subite dei danni in seguito alla divulgazione illecita dei vostri dati personali, come nel caso in cui i vostri dati sanitari siano stati divulgati senza il vostro consenso.

Il primo passo da fare se temete che i vostri diritti siano stati violati è contattare la persone che sembrano essere all'origine di tale violazione al fine di scoprire chi è il vero responsabile del trattamento dei dati.

Se non ricevete risposte soddisfacenti, potete contattare la vostra autorità di controllo locale. Secondo la direttiva, ogni Stato membro deve nominare una o più autorità pubbliche per garantire l'applicazione corretta della legge sulla protezione dei dati. Qualsiasi persona o impresa può presentare a tale autorità, spesso denominata autorità di controllo, le proprie domande. L'autorità di controllo esaminerà tali domande e potrà sospendere temporaneamente il trattamento. Qualora l'autorità di controllo accerti che la legge sulla protezione dei dati è stata violata, può ordinare la cancellazione o distruzione dei dati e/o congelarne l'ulteriore trattamento.

Per contattare l'autorità di controllo, è necessario descrivere (preferibilmente per iscritto) il problema e fornire informazioni sufficienti sull'argomento. In alcuni Stati membri, l'autorità di controllo dispone di moduli standardizzati da compilare per presentare le proprie domande. In tal caso, potete utilizzare tali moduli per accelerare la valutazione del vostro caso e ricevere una risposta più rapida. In alcuni Stati membri, le domande possono essere inoltrate per posta elettronica. In altri, ciò non è ancora possibile.

Se tale procedura non porta ad alcun risultato soddisfacente, potrete adire le vie legali. In tal caso, può essere opportuno rivolgersi ad un consulente legale. Il ricorso al tribunale può rivelarsi necessario se avete subito danni a causa della violazione dei vostri diritti. Potreste avere diritto ad un risarcimento.

Qualsiasi persona o impresa può rivolgersi alla Commissione nel caso di una presunta violazione della legislazione comunitaria da parte di uno Stato membro.

La Commissione europea ha il compito di garantire che le leggi comunitarie vengano applicate correttamente negli Stati membri. Ove necessario, la Commissione richiama gli Stati membri alle proprie responsabilità in merito all'attuazione della legislazione comunitaria entro i termini stabiliti e alla loro corretta applicazione. In alcuni casi, se uno Stato membro non adempie a tali obblighi, la Commissione può dar corso ad un procedimento davanti alla Corte di giustizia europea, che decide se sussista o meno una violazione della legislazione comunitaria.

Non sarà necessario provare di essere direttamente interessati dalla presunta violazione.

Tuttavia, le eventuali controversie tra privati non potranno essere risolte dalla Commissione nel presente contesto.

Le domande sono gratuite e possono essere presentate senza l'assistenza di un legale. Ricordatevi di riportare nella vostra domanda le informazioni e la documentazione pertinenti (ad esempio le norme nazionali in materia).

Potete presentate le vostre domande per iscritto al seguente indirizzo:

Commissione delle Comunità europee
(all'attenzione del Segretario generale)
Rue de la Loi 200, B- 1049 Bruxelles

o utilizzare il modulo standard disponibile su richiesta presso gli uffici della Commissione negli Stati membri e al seguente indirizzo Internet http://europa.eu.int/comm/sg/lexcomm

 

TRASFERIMENTI DI DATI A PAESI TERZI

In caso di trasferimento di dati a paesi che non sono membri dell'Unione europea, può essere necessario adottare speciali precauzioni qualora il livello di protezione dei dati nel paese terzo sia in contrasto con quanto previsto dalla legislazione europea. In mancanza di tali norme, i livelli elevati di protezione dei dati stabiliti dalla direttiva potrebbero risultare rapidamente compromessi, data la facilità con cui i dati possono essere trasferiti all'interno delle reti internazionali.

Il principio sancito dalla direttiva è che i dati personali possono essere trasferiti solo ai paesi terzi in grado di garantire un livello "adeguato" di protezione. Un'analisi delle leggi sulla protezione dei dati e dialoghi con i più importanti partner commerciali dell'UE sono attualmente in corso allo scopo di decidere quali paesi sono ritenuti in grado di offrire una protezione adeguata.

Qualora un paese terzo non garantisce un livello di protezione adeguato, la direttiva prevede il congelamento di trasferimenti specifici. Gli Stati membri devono informare la Commissione di qualsiasi misura di congelamento, dando così avvio ad una procedura comunitaria intesa a garantire che la decisione di qualsiasi Stato membro diretta a congelare un particolare trasferimento venga estesa a tutta l'Unione oppure revocata.

Cosa possono fare le società dei paesi terzi?

Il congelamento dei trasferimenti di dati personali è una soluzione estrema. Esistono altri modi per garantire che i dati continuino ad essere protetti adeguatamente senza provocare l'interruzione dei flussi di dati internazionali e delle transazioni commerciali cui i dati sono associati. Se le imprese comunitarie sono incerte sul fatto che la legislazione o i sistemi di autoregolamentazione di un paese terzo forniscano una protezione adeguata, esse sono caldamente invitate a fornire tale protezione di propria iniziativa mediante, ad esempio, un contratto tra la società mittente e la società extracomunitaria destinataria. Lo scopo di tale contratto sarà di presentare garanzie sufficienti per la tutela della vita privata e dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone, nonché per l'esercizio dei diritti connessi. Se verranno applicati controlli di sicurezza appropriati, gli Stati membri non avranno motivo di congelare il trasferimento dei dati relativi ai propri cittadini.


INDIRIZZI E NUMERI UTILI

AUTORITÀ NAZIONALI PER LA
PROTEZIONE DEI DATI

Austria:
Österreischische
Datenschutzkommission
Ballhausplatz, 1
A - 1014 WIEN
Tel: +43/1/531.15.26.79
Fax: +43/1/531 15 26 90
E-mail: Georg.LECHNER@bka.gv.at
www.bka.gv.at/datenschutz

Belgio:
Commission de la protection de la vie privée
Adresse postale: Ministère de la Justice
Bd. de Waterloo, 115
B - 1000 BRUXELLES Bureaux:
Avenue de la Porte de Hall, 5-8
B - 1060 BRUXELLES
Tel: +32 (0)2/542.72.00
Fax: +32 (0)2/542.72.12
E-mail: privacy@euronet.be
www.privacy.fgov.be

Danimarca:
Datatilsynet
Christians Brygge, 28 - 4
DK - 1559 KØBENHAVN V
Tel: +45/33.14.38.44
E-mail: dt@datatilsynet.dk
www.datatilsynet.dk

Finlandia:
Office of the Data Protection Ombudsman
P.O. Box 315
FIN-00181 Helsinki
Tel: +358/9/18251
www.tietosuoja.fi

Francia:
Commission Nationale de
l'Informatique et des Libertés
Rue Saint Guillaume, 21
F - 75340 PARIS CEDEX 7
Tel: + 33/1/53.73.22.22
www.cnil.fr

Germania:
Der Bundesbeauftragte für den Datenschutz
Postfach 20 01 12
D - 53131 BONN (Bad Godesberg)
Tel: +49/228/819.95.0
www.bfd.bund.de

Grecia:
Hellenic Data Protection Authority
8 Omirou Street
106 54 Athens, Greece
Tel: +301/33.52.604-5
Fax : +301/33.52.617
E-mail: contact@dpa.gr
www.dpa.gr

Irlanda:
Data Protection Commissioner
Irish Life Centre, Block 4
Talbot Street
Dublin 1 - IRL
Tel: +353/1/874.85.44
www.dataprivacy.ie

Italia:
Garante per la protezione dei dati
personali
Piazza Monte Citorio, 121
I - 00186 Roma
Tel: (+39) 06 696771
E-mail: garante@garanteprivacy.it
www.garanteprivacy.it

Lussemburgo:
Commission à la Protection des Données
Nominatives
Ministère de la Justice
Boulevard Royal , 15
L - 2934 LUXEMBOURG
Tel: +352/478.45.46
Sito web non disponibile

Paesi Bassi:
College Bescherming Persoonsgegevens
Prins Clauslaan 20
Postbus 93374
NL - 2509 AJ ´s-GRAVENHAGE
Tel: +31/70/381.13.00
www.cbpweb.nl

Portogallo:
Comissão Nacional de Protecção de Dados
Pessoais Informatizados
R. de S. Bento, 148 - 3º
P - 1200-821 LISBOA
Tel: (+351) 21.392 84 00
www.cnpd.pt


Spagna:
Agencia de Protección de Datos
Paseo de la Castellana, N 41, 5a planta
E - 28046 MADRID
Tel: +34/91/308.40.17
www.ag-protecciondatos.es

Svezia:
Datainspektionen
Fleminggatan, 14
9th Floor
Box 8114
S - 104 20 STOCKHOLM
Tel: +46/8/657.61.00
www.datainspektionen.se


Paesi EFTA

Regno Unito:
Data Protection Commissioner
Water Lane
Wycliffe House
UK - WILMSLOW - CHESHIRE SK9 5AF
Tel: +44/1625/54.57.45
www.dataprotection.gov.uk

Islanda:
Ministry of Justice Data Protection Commission
Arnarhvoll
IS - 150 REYKJAVIK
Tel: +354/560.90.10
www.personuvernd.is

Norvegia:
Datatilsynet
The Data Inspectorate
P.B. 8177 Dep
N - 0034 OSLO
Tel: +47/22/42.19.10
www.datatilsynet.no

COMMISSIONE EUROPEA IN ITALIA
Uffici:
Via Poli 29, I-00187 Roma
Tel: (+39) 06 69 99 91

Corso Magenta, 59
I - 20123 Milano
Tel: (+39) 02 467 51 41
http://europa.eu.int/comm/represent_en.htm



PUNTI DI CONTATTO NAZIONALI PER IL MERCATO UNICO

Per i cittadini

D.ssa Chiara Marolla
Ministero Interno
Ufficio Relazioni Internazionali
Palazzo Viminale Via Depretis
I - 00184 ROMA
Tel: (+ 39) 06 46547100
Fax: (+ 39) 06 46549544

Per le imprese

Euro Info Centre IT 354
Confindustria network
Dr. Francesco Servello
Viale dell' Astronomia, 30
I - 00144 ROMA
Tel: (+ 39) 06 5903352
Fax: (+ 39) 06 5903291•16
E-mail: F.Servello@confindustria.it

Dialogo con i cittadini e le imprese

L'Europa in Diretta numero verde nazionale: 800 876 166
Internet: http://europa.eu.int/citizens
http://europa.eu.int/business

Tramite tale numero o i siti Internet, i cittadini possono anche sottoporre quesiti al "Servizio di orientamento" che li aiuterà a risolvere i problemi pratici legati all'esercizio dei loro diritti. Essi saranno richiamati entro tre giorni lavorativi da un esperto che li consiglierà sui passi da intraprendere per contattare l'ente che potrà fornire ulteriore aiuto a livello locale, nazionale o europeo.


Dialogo con i cittadini e le imprese

Tagliando

"L'Europa in diretta" si compone di una serie di guide sull'UE e il mercato unico, articolate in schede che illustrano come esercitare i propri diritti in ogni paese dell'UE.

Indicare le guide e le schede richieste mettendo una croce accanto ai rispettivi titoli.

Per le schede, si prega di indicare la sigla del paese per il quale si richiedono le informazioni.

Austria (A), Belgio (B), Danimarca (DK), Finlandia (FIN), Francia (F), Germania (D), Grecia (EL), Irlanda (IRL), Italia (I), Lussemburgo (L), Paesi Bassi (NL), Portogallo (P), Regno Unito (UK), Spagna (E), Svezia (S).

Ogni argomento è contenuto in una guida (in grassetto) e nelle rispettive schede (in caratteri normali).

Protezione dei dati nell'Unione europea

Senza schede

Pari diritti e opportunità per le donne e gli uomini nell'Unione europea

Senza schede

Come far valere i propri diritti nel mercato unico europeo

  • Procedure amministrative interne
  • Procedure non giudiziarie
  • Procedure giudiziarie
  • Assistenza legale
  • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (sigla del paese)

    Risiedere in un altro paese dell'Unione Europea

  • Il diritto di soggiorno (*)
  • Imposte e tasse (*)
  • Diritto di voto attivo e passivo alle elezioni del Parlamento europeo
  • Patente di guida
  • Tassazione degli autoveicoli
  • Trasferimento e immatricolazione degli autoveicoli
  • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (sigla del paese)

    Acquistare beni e servizi nel mercato unico europeo

  • Prodotti sicuri
  • Pubblicità fuorviante
  • Vendite effettuate da piazzisti
  • Clausole vessatorie
  • Apertura di un conto bancario in un altro Stato membro
  • Assicurazioni sulle automobili
  • Sovraprenotazione nei trasporti aerei ("overbooking") (*)
  • Viaggi "tutto compreso" (*)
  • Utilizzazione a tempo parziale di beni immobili
  • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (sigla del paese)

    Viaggiare in un altro paese dell'Unione europea

  • Segnalare la vostra presenza in un altro paese dell'Unione
  • Ottenere un visto per i membri della vostra famiglia che non hanno la nazionalità di uno Stato membro dell'Unione
  • Sovraprenotazione nei trasporti aerei ("overbooking")
  • Viaggi "tutto compreso" (*)
  • Protezione consolare per i cittadini dell'Unione europea (*)
  • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (sigla del paese)

    Studiare, formarsi e fare ricerca in un altro paese dell'Unione europea

  • Elementi del sistema d'istruzione nazionale (*)
  • Formazione e mobilità dei ricercatori
  • Il diritto di soggiorno (*)
  • Riconoscimento dei diplomi, indicate (se del caso) la professione che vi interessa (per favore, indicare una sola casella)
  • Professioni paramediche
  • Insegnanti
  • Ingegneri
  • Avvocati
  • Medici generici e specialisti
  • Farmacisti
  • Dentisti
  • Veterinari
  • Ostetriche
  • Infermieri generici
  • Architetti
  • Altre professioni regolamentate ("Sistema generale")
  • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (sigla del paese)

    Lavorare in un altro paese dell'Unione europea

  • L'accesso al mercato del lavoro
  • Come trovare lavoro
  • N Il diritto di soggiorno (*)
  • La sicurezza sociale
  • Le agevolazioni sociali
  • Imposte e tasse (*)
  • I lavoratori frontalieri
  • Elementi del sistema d'istruzione nazionale (*)
  • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (sigla del paese)

    Mappa per chi cerca lavoro nell'Unione europea

    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (sigla del paese)

    Tutte le informazioni qui menzionate sono disponibili su Internet nel sito http://europa.eu.int/citizens

    Tutte le informazioni ordinate vi saranno inviate in italiano. Per ottenere guide e schede in un'altra lingua ufficiale dell'Unione europea, indicare qui a fianco la lingua desiderata: . . . . . . . . . . . . . . . . .

    Si prega di scrivere in stampatello o a macchina, oppure di apporre un'etichetta prestampata.

    Nome:
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    Via e numero:
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    Città e CAP:
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    Stato:
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    Numero cliente (se noto):
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    Inviare il presente modulo a:
    Commissione europea
    "L'Europa in diretta"
    Boîte postale 1712
    L-1017 Lussemburgo

    (*) Le schede con lo stesso nome hanno anche lo stesso contenuto. Per favore mettere una croce su una sola casella.